A partire dalla fine del secolo scorso vi è stata una sostanziale evoluzione nelle modalità di commercializzazione dei prodotti alimentari in Europa e nel mondo, con conseguenti cambiamenti per i mercati a livello internazionale. La loro trasformazione ha implicato non soltanto un mutamento nelle relazioni di competizione tra i rivenditori, ma anche nei rapporti con i fornitori e ne ha favorito l’estensione del campo di attività. Tali cambiamenti si sono verificati contemporaneamente all’introduzione di nuove strategie, operazioni e relazioni con lo scopo di inserire i centri di vendita al dettaglio in un contesto commerciale più ampio e internazionale. Tra le più recenti modalità di commercializzazione si inserisce la vendita a distanza, definita dal Codice del Consumo come “qualsiasi contratto concluso tra il professionista e il consumatore nel quadro di un regime organizzato di vendita o di prestazione di servizi a distanza senza la presenza fisica e simultanea del professionista e del consumatore, mediante l'uso esclusivo di uno o più mezzi di comunicazione a distanza fino alla conclusione del contratto, compresa la conclusione del contratto stesso”. I principali riferimenti normativi per questo tipo di vendite sono il D.Lgs 21/2014, che modifica il Codice del Consumo attuando la direttiva europea 2011/83/UE sui diritti dei consumatori, e il Decreto Legislativo 9 aprile 2003, n. 70 “ Attuazione della direttiva 2000/31/CE relativa a taluni aspetti giuridici dei servizi della società dell'informazione nel mercato interno, con particolare riferimento al commercio elettronico”. La suddetta definizione comprende: • Le vendite per corrispondenza: vendita tramite cataloghi, televisione o altri sistemi di comunicazione con consegna al cliente attraverso il servizio postale o tramite corrieri privati. • Le vendite telefoniche: contratto a distanza conclusosi tramite comunicazione telefonica diretta al consumatore. 7 • Il commercio elettronico (e-commerce): vendita di beni e servizi realizzata tramite Internet. È ormai ampiamente riconosciuto che la potenza di Internet, la sua estensione e l’interattività sono caratteristiche che consentono al rivenditore di trasformare il modo consueto di fare acquisti. Infatti, la capacità di Internet di fornire informazioni, di facilitare la comunicazione bidirezionale con i clienti, di raccogliere dati relativi alla ricerca di mercato e di garantire la possibilità di ordinare online la merce, fa sì che i commercianti abbiano a disposizione un canale nuovo ed estremamente flessibile a seconda delle loro esigenze. I vantaggi economici che ne sono derivati hanno reso possibile l’esplosione dell’interesse e dell’attività del commercio elettronico, specialmente quando è stato chiaro che il web avrebbe potuto garantire l’efficienza della distribuzione, un vasto assortimento di merci, la raccolta e l’utilizzazione delle informazioni relative al cliente, la possibilità di offrire prodotti unici e inusuali
Il fenomeno della vendita dei prodotti online
Giovanni Peira;Damiano Cortese
2017-01-01
Abstract
A partire dalla fine del secolo scorso vi è stata una sostanziale evoluzione nelle modalità di commercializzazione dei prodotti alimentari in Europa e nel mondo, con conseguenti cambiamenti per i mercati a livello internazionale. La loro trasformazione ha implicato non soltanto un mutamento nelle relazioni di competizione tra i rivenditori, ma anche nei rapporti con i fornitori e ne ha favorito l’estensione del campo di attività. Tali cambiamenti si sono verificati contemporaneamente all’introduzione di nuove strategie, operazioni e relazioni con lo scopo di inserire i centri di vendita al dettaglio in un contesto commerciale più ampio e internazionale. Tra le più recenti modalità di commercializzazione si inserisce la vendita a distanza, definita dal Codice del Consumo come “qualsiasi contratto concluso tra il professionista e il consumatore nel quadro di un regime organizzato di vendita o di prestazione di servizi a distanza senza la presenza fisica e simultanea del professionista e del consumatore, mediante l'uso esclusivo di uno o più mezzi di comunicazione a distanza fino alla conclusione del contratto, compresa la conclusione del contratto stesso”. I principali riferimenti normativi per questo tipo di vendite sono il D.Lgs 21/2014, che modifica il Codice del Consumo attuando la direttiva europea 2011/83/UE sui diritti dei consumatori, e il Decreto Legislativo 9 aprile 2003, n. 70 “ Attuazione della direttiva 2000/31/CE relativa a taluni aspetti giuridici dei servizi della società dell'informazione nel mercato interno, con particolare riferimento al commercio elettronico”. La suddetta definizione comprende: • Le vendite per corrispondenza: vendita tramite cataloghi, televisione o altri sistemi di comunicazione con consegna al cliente attraverso il servizio postale o tramite corrieri privati. • Le vendite telefoniche: contratto a distanza conclusosi tramite comunicazione telefonica diretta al consumatore. 7 • Il commercio elettronico (e-commerce): vendita di beni e servizi realizzata tramite Internet. È ormai ampiamente riconosciuto che la potenza di Internet, la sua estensione e l’interattività sono caratteristiche che consentono al rivenditore di trasformare il modo consueto di fare acquisti. Infatti, la capacità di Internet di fornire informazioni, di facilitare la comunicazione bidirezionale con i clienti, di raccogliere dati relativi alla ricerca di mercato e di garantire la possibilità di ordinare online la merce, fa sì che i commercianti abbiano a disposizione un canale nuovo ed estremamente flessibile a seconda delle loro esigenze. I vantaggi economici che ne sono derivati hanno reso possibile l’esplosione dell’interesse e dell’attività del commercio elettronico, specialmente quando è stato chiaro che il web avrebbe potuto garantire l’efficienza della distribuzione, un vasto assortimento di merci, la raccolta e l’utilizzazione delle informazioni relative al cliente, la possibilità di offrire prodotti unici e inusualiFile | Dimensione | Formato | |
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