Questo saggio apre il cluster «Storie della crisi ecologica», cinque scritti che, partendo dalle prospettive della letteratura, del cinema, della storia am- bientale e dell’attivismo eco-culturale, inquadrano le dinamiche intrecciate di ecologia, società. Seguendo il percorso del discorso ambientale dagli ini- zi negli anni ’70 all’affermazione delle environmental humanities, il saggio ri ette sulla struttura complessa della crisi ecologica. La crisi ecologica, si sostiene, non va vista come una crisi “al singolare”, limitata alle dinamiche “naturali”, ma come un complesso sistema di crisi, in cui s’intrecciano eco- logia, politica, società, nature umane e non umane. L’aspetto prevalente di questa crisi, tuttavia, è quello culturale: sono immagini sociali e stili di vita non sostenibili che spesso determinano squilibri ambientali e forme di ingiu- stizia sociale. L’emergenza delle environmental humanities o scienze umane ambientali è la risposta a questo problema: con nare l’ambiente al solo di- scorso scienti co, infatti, equivale a rinunciare alla responsabilità educativa che le scienze umane hanno di plasmare forme di consapevolezza essenziali alla vita politica. Tra le scienze umane, ci si sofferma sulla funzione della letteratura e dell’ecocritica, viste come momenti di avvicinamento etico e conoscitivo agli intrecci della vita ambientale. Se, come sostengono i teorici della narratologia cognitiva, la letteratura ci dà un’“esperienza vicaria” di re- altà che non fanno parte del nostro quotidiano, le narrative possono non solo ricondurci alle trame del mondo, ma anche contribuire a liberare la natura e gli esseri non umani dal loro silenzio, costituendo uno strumento decisivo di educazione ambientale.
Utili strumenti per pensare l'impensabile. Le environmental humanities e le narrative della crisi ecologica
Iovino Serenella
2017-01-01
Abstract
Questo saggio apre il cluster «Storie della crisi ecologica», cinque scritti che, partendo dalle prospettive della letteratura, del cinema, della storia am- bientale e dell’attivismo eco-culturale, inquadrano le dinamiche intrecciate di ecologia, società. Seguendo il percorso del discorso ambientale dagli ini- zi negli anni ’70 all’affermazione delle environmental humanities, il saggio ri ette sulla struttura complessa della crisi ecologica. La crisi ecologica, si sostiene, non va vista come una crisi “al singolare”, limitata alle dinamiche “naturali”, ma come un complesso sistema di crisi, in cui s’intrecciano eco- logia, politica, società, nature umane e non umane. L’aspetto prevalente di questa crisi, tuttavia, è quello culturale: sono immagini sociali e stili di vita non sostenibili che spesso determinano squilibri ambientali e forme di ingiu- stizia sociale. L’emergenza delle environmental humanities o scienze umane ambientali è la risposta a questo problema: con nare l’ambiente al solo di- scorso scienti co, infatti, equivale a rinunciare alla responsabilità educativa che le scienze umane hanno di plasmare forme di consapevolezza essenziali alla vita politica. Tra le scienze umane, ci si sofferma sulla funzione della letteratura e dell’ecocritica, viste come momenti di avvicinamento etico e conoscitivo agli intrecci della vita ambientale. Se, come sostengono i teorici della narratologia cognitiva, la letteratura ci dà un’“esperienza vicaria” di re- altà che non fanno parte del nostro quotidiano, le narrative possono non solo ricondurci alle trame del mondo, ma anche contribuire a liberare la natura e gli esseri non umani dal loro silenzio, costituendo uno strumento decisivo di educazione ambientale.File | Dimensione | Formato | |
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