Partendo dall´aforisma n. 73 (1917), in cui lo scrittore praghese mette in relazione reciproca "cibo" e "rifiuto" (Abfall), l´articolo indaga il complesso rapporto di Kafka con l'Altro (il cibo, la costellazione familiare o l'universo femminile) costantemente mediato dalla scrittura - con cui egli ebbe un rapporto difficile e controverso, addirittura "bulimico" - individuandone una rielaborazione nel frammento "Indagini di un cane" (1922), visto come testimonianza di una riflessione ecocritica ante-litteram. Infine si mostrano alcuni tentativi di riciclo/riuso del materiale intellettuale, che Kafka stesso considerava "di scarto", ad opera di lettori contemporanei.
Riciclare Kafka
SILVIA ULRICH
2018-01-01
Abstract
Partendo dall´aforisma n. 73 (1917), in cui lo scrittore praghese mette in relazione reciproca "cibo" e "rifiuto" (Abfall), l´articolo indaga il complesso rapporto di Kafka con l'Altro (il cibo, la costellazione familiare o l'universo femminile) costantemente mediato dalla scrittura - con cui egli ebbe un rapporto difficile e controverso, addirittura "bulimico" - individuandone una rielaborazione nel frammento "Indagini di un cane" (1922), visto come testimonianza di una riflessione ecocritica ante-litteram. Infine si mostrano alcuni tentativi di riciclo/riuso del materiale intellettuale, che Kafka stesso considerava "di scarto", ad opera di lettori contemporanei.File | Dimensione | Formato | |
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