INTRODUZIONE: Il particolato (PM) è una miscela di particelle liquide e solide sospese nell’aria. Le frazioni fine e ultrafine sono abbondanti in aree urbane e industriali. Alcuni studi hanno evidenziato che minore è la dimensione del PM più pericolosi possono essere gli effetti sulla salute. Nei test in vitro il PM può indurre citotossicità, mutagenicità, danno al DNA etc. Tuttavia gli effetti biologici possono variare in funzione della tipologia cellulare e degli end point considerati. L’obiettivo dello studio è stato valutare l’effetto genotossico dei campioni di PM0.5 di 5 città italiane confrontando i risultati ottenuti con due differenti linee cellulari (A549 e BEAS-2B) in relazione ad altri test biologi (test di Ames e test del micronucleo). Lo studio è inserito nell’ambito del progetto muticentricentrico MAPEC_LIFE effettuato per valutare l’associazione tra inquinamento dell’aria ed effetti biologici precoci nei bambini. MATERIALI E METODI: I campioni di PM (n=18) sono stati raccolti in 5 città (Torino, Brescia, Pisa, Perugia e Lecce) con differenti livelli di PM. Gli estratti organici di PM0.5 sono stati analizzati per IPA e Nitro-IPA. L’effetto genotossico è stato valutato con il comet assay (A549 vs BEAS-2B), il test di Ames e il test del micronucleo. RISULTATI: I risultati hanno evidenziato che il PM0.5 è una percentuale molto variabile del PM10. La maggiore concentrazione di IPA e nitro-IPA è stata osservata nei campioni di Torino e Brescia. Le cellule A549 non hanno mostrato alcun effetto genotossico degli estratti ad eccezione di un solo campione, mentre le BEAS-2B hanno evidenziato un lieve effetto genotossico alle dosi più alte testate nei campioni di Torino, Brescia e Pisa. Il test di Ames ha confermato la bassa attività mutagena del PM0.5 con un maggior effetto per i campioni di Torino e Brescia. Il ceppo di S. typhimurium YG1021 ha mostrato un maggior effetto mutageno rispetto agli altri ceppi in tutti i campioni testati. CONCLUSIONI: Le cellule BEAS-2B e il ceppo di S. typhimurium YG1021 hanno evidenziato una maggiore sensibilità rispetto alle A549 (comet assay) e agli altri ceppi (test di Ames) in campioni di PM con bassi livelli di inquinanti, confermando che possono rappresentare modelli cellulari più adatti allo studio degli effetti in vitro del PM0.5.
Confronto tra test biologici per la valutazione della genotossicita’ del PM0.5: risultati finali dello studio MAPEC.
Sa. Bonetta;Si. Bonetta;T. Schilirò;M. Gea;E. Carraro;
2017-01-01
Abstract
INTRODUZIONE: Il particolato (PM) è una miscela di particelle liquide e solide sospese nell’aria. Le frazioni fine e ultrafine sono abbondanti in aree urbane e industriali. Alcuni studi hanno evidenziato che minore è la dimensione del PM più pericolosi possono essere gli effetti sulla salute. Nei test in vitro il PM può indurre citotossicità, mutagenicità, danno al DNA etc. Tuttavia gli effetti biologici possono variare in funzione della tipologia cellulare e degli end point considerati. L’obiettivo dello studio è stato valutare l’effetto genotossico dei campioni di PM0.5 di 5 città italiane confrontando i risultati ottenuti con due differenti linee cellulari (A549 e BEAS-2B) in relazione ad altri test biologi (test di Ames e test del micronucleo). Lo studio è inserito nell’ambito del progetto muticentricentrico MAPEC_LIFE effettuato per valutare l’associazione tra inquinamento dell’aria ed effetti biologici precoci nei bambini. MATERIALI E METODI: I campioni di PM (n=18) sono stati raccolti in 5 città (Torino, Brescia, Pisa, Perugia e Lecce) con differenti livelli di PM. Gli estratti organici di PM0.5 sono stati analizzati per IPA e Nitro-IPA. L’effetto genotossico è stato valutato con il comet assay (A549 vs BEAS-2B), il test di Ames e il test del micronucleo. RISULTATI: I risultati hanno evidenziato che il PM0.5 è una percentuale molto variabile del PM10. La maggiore concentrazione di IPA e nitro-IPA è stata osservata nei campioni di Torino e Brescia. Le cellule A549 non hanno mostrato alcun effetto genotossico degli estratti ad eccezione di un solo campione, mentre le BEAS-2B hanno evidenziato un lieve effetto genotossico alle dosi più alte testate nei campioni di Torino, Brescia e Pisa. Il test di Ames ha confermato la bassa attività mutagena del PM0.5 con un maggior effetto per i campioni di Torino e Brescia. Il ceppo di S. typhimurium YG1021 ha mostrato un maggior effetto mutageno rispetto agli altri ceppi in tutti i campioni testati. CONCLUSIONI: Le cellule BEAS-2B e il ceppo di S. typhimurium YG1021 hanno evidenziato una maggiore sensibilità rispetto alle A549 (comet assay) e agli altri ceppi (test di Ames) in campioni di PM con bassi livelli di inquinanti, confermando che possono rappresentare modelli cellulari più adatti allo studio degli effetti in vitro del PM0.5.File | Dimensione | Formato | |
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