Lo scavo (Orgères, La Thuile-AO) è ubicato a 1665 m. d’altitudine, alla confluenza del Vallon des Orgères con il Vallon des Chavannes, al principio di un percorso inizialmente limitrofo a quello più conosciuto diretto al Piccolo San Bernardo. Le indagini archeologiche, condotte grazie ad una convenzione tra l’Università di Torino e la Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Regione Autonoma Valle d’Aosta, cominciano a restituire informazioni utili per delineare un quadro delle caratteristiche insediative di un sito montano caratterizzato da un notevole dinamismo, legato ad un’economia di valle in parte documentata dalle fonti scritte ed ora anche da quelle archeologiche, contribuendo ad implementare la ricostruzione del paesaggio storico dell’area. Nonostante l’innegabile complessità interpretativa correlata al continuo riuso di alcune strutture e la carenza di manufatti datanti è stato possibile individuare fasi di vita cronologicamente inseribili tra il I d.C. e il XVII-XVIII sec. Tra questi due estremi temporali si inseriscono sia una fase basso medievale ben documentata, sia una altomedievale ancora in corso di scavo, entrambe datate anche grazie alla TL. Il quadro complessivo ottenuto mediante analisi scientifiche - già effettuate o in corso (datazioni assolute, lettura immagini lidar abbinate alle ricognizioni sul campo, analisi degli impasti ceramici, archeozooologiche, carpologiche) - rappresenta un riferimento importante per altre indagini in area alpina, compresi alcuni scavi condotti in Valle d’Aosta. Infine, lo scavo di Orgères si propone come valido esempio di “Archeologia Pubblica”: si sono realizzate - grazie al sostegno del Comune di La Thuile, della Central Laitière de la Valleé d’Aoste e all’autofinanziamento - numerose attività per un pubblico ampio ed eterogeneo, in modo da avvicinare residenti, scuole e turisti alla storia del territorio. Laboratori di archeologia sperimentale, di geologia, di botanica, conferenze, visite al cantiere etc. sono parti integranti di questa attività nonché della formazione degli studenti del Corso di Laurea in Beni Culturali.
Lo scavo di Orgères (La Thuile-AO). Un insediamento alpino tra ricerca ed archeologia pubblica
DI GANGI G.;LEBOLE C. M.
2018-01-01
Abstract
Lo scavo (Orgères, La Thuile-AO) è ubicato a 1665 m. d’altitudine, alla confluenza del Vallon des Orgères con il Vallon des Chavannes, al principio di un percorso inizialmente limitrofo a quello più conosciuto diretto al Piccolo San Bernardo. Le indagini archeologiche, condotte grazie ad una convenzione tra l’Università di Torino e la Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Regione Autonoma Valle d’Aosta, cominciano a restituire informazioni utili per delineare un quadro delle caratteristiche insediative di un sito montano caratterizzato da un notevole dinamismo, legato ad un’economia di valle in parte documentata dalle fonti scritte ed ora anche da quelle archeologiche, contribuendo ad implementare la ricostruzione del paesaggio storico dell’area. Nonostante l’innegabile complessità interpretativa correlata al continuo riuso di alcune strutture e la carenza di manufatti datanti è stato possibile individuare fasi di vita cronologicamente inseribili tra il I d.C. e il XVII-XVIII sec. Tra questi due estremi temporali si inseriscono sia una fase basso medievale ben documentata, sia una altomedievale ancora in corso di scavo, entrambe datate anche grazie alla TL. Il quadro complessivo ottenuto mediante analisi scientifiche - già effettuate o in corso (datazioni assolute, lettura immagini lidar abbinate alle ricognizioni sul campo, analisi degli impasti ceramici, archeozooologiche, carpologiche) - rappresenta un riferimento importante per altre indagini in area alpina, compresi alcuni scavi condotti in Valle d’Aosta. Infine, lo scavo di Orgères si propone come valido esempio di “Archeologia Pubblica”: si sono realizzate - grazie al sostegno del Comune di La Thuile, della Central Laitière de la Valleé d’Aoste e all’autofinanziamento - numerose attività per un pubblico ampio ed eterogeneo, in modo da avvicinare residenti, scuole e turisti alla storia del territorio. Laboratori di archeologia sperimentale, di geologia, di botanica, conferenze, visite al cantiere etc. sono parti integranti di questa attività nonché della formazione degli studenti del Corso di Laurea in Beni Culturali.File | Dimensione | Formato | |
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