In un intervento radiofonico del 9 dicembre del 2000, registrato in occasione delle «70 lune» di Edoardo Sanguineti, Arrigo Quattrocchi rievoca la celebre rilettura sanguinetiana dell’opera di Aldo Palazzeschi, «saltimbanco» della propria «anima», «figura ridente», che rifiuta ogni atteggiamento poetico nobile e sublime, rappresentando una «pedagogia del riso» che rovescia quella «doloristica tradizionale». L’artista «saltimbanco», il tema clownesco e l’inclinazione comica come «rifiuto della seriosità» sono al centro della riflessione critica e poetica di Sanguineti: egli non solo incarna in prima persona il ruolo del poeta «saltimbanco» e «acrobata», ma vi si sofferma criticamente in diverse interviste ora recuperate nell’ambito della Wunderkammer, che ripropongono, talora variando, quanto il critico afferma nelle sue più famose raccolte di saggi. Attingendo dai materiali multimediali, conservati a Torino dalle TecheRAI e oggi al centro di un importante progetto di recupero e valorizzazione (il Sanguineti’s Wunderkammer), l’intervento illustra le opinioni di Sanguineti riguardo alla «pedagogia del riso» e alla figura del poeta «saltimbanco», indagando, su questi aspetti, il rapporto tra le interviste edite e inedite, la produzione poetica e saggistica e la bibliografia critica sanguinetiana.
L’«acrobatismo disinteressato» di Edoardo Sanguineti nelle teche della «Wunderkammer»
Chiara Tavella
2019-01-01
Abstract
In un intervento radiofonico del 9 dicembre del 2000, registrato in occasione delle «70 lune» di Edoardo Sanguineti, Arrigo Quattrocchi rievoca la celebre rilettura sanguinetiana dell’opera di Aldo Palazzeschi, «saltimbanco» della propria «anima», «figura ridente», che rifiuta ogni atteggiamento poetico nobile e sublime, rappresentando una «pedagogia del riso» che rovescia quella «doloristica tradizionale». L’artista «saltimbanco», il tema clownesco e l’inclinazione comica come «rifiuto della seriosità» sono al centro della riflessione critica e poetica di Sanguineti: egli non solo incarna in prima persona il ruolo del poeta «saltimbanco» e «acrobata», ma vi si sofferma criticamente in diverse interviste ora recuperate nell’ambito della Wunderkammer, che ripropongono, talora variando, quanto il critico afferma nelle sue più famose raccolte di saggi. Attingendo dai materiali multimediali, conservati a Torino dalle TecheRAI e oggi al centro di un importante progetto di recupero e valorizzazione (il Sanguineti’s Wunderkammer), l’intervento illustra le opinioni di Sanguineti riguardo alla «pedagogia del riso» e alla figura del poeta «saltimbanco», indagando, su questi aspetti, il rapporto tra le interviste edite e inedite, la produzione poetica e saggistica e la bibliografia critica sanguinetiana.File | Dimensione | Formato | |
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