Nell’ultimo quarto del Duecento e nei decenni iniziali del Trecento i frati minori e predicatori che scrivevano cronache utilizzarono le opere dei loro confratelli, alcuni dei quali talvolta conobbero anche di persona. Fu però nella cerchia dei preumanisti che si ebbero in quegli stessi anni le prime frequentazioni tra letterati che scrivevano anche di storia e non risiedevano tutti nella stessa città. Fu questa una novità assoluta nel panorama della cronachistica italiana. Ma si trattò solo di un episodio destinato a concludersi con la fine di quella generazione di autori.

Incontri tra storici nell'Italia del basso medioevo

Marino Zabbia
2018-01-01

Abstract

Nell’ultimo quarto del Duecento e nei decenni iniziali del Trecento i frati minori e predicatori che scrivevano cronache utilizzarono le opere dei loro confratelli, alcuni dei quali talvolta conobbero anche di persona. Fu però nella cerchia dei preumanisti che si ebbero in quegli stessi anni le prime frequentazioni tra letterati che scrivevano anche di storia e non risiedevano tutti nella stessa città. Fu questa una novità assoluta nel panorama della cronachistica italiana. Ma si trattò solo di un episodio destinato a concludersi con la fine di quella generazione di autori.
2018
"Ingenitas curiositas". Studi sull'Italia medievale per Giovanni Vitolo
Laveglia Carlone
767
778
978-88-86854-68-9
Marino Zabbia
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