Il contributo intende analizzare l'influenza dell'opera di Primo Levi nella scelta di Jorge Semprún di scrivere riguardo al suo “veçu” nell'Arbeitslager di Buchenwald. Esso ripercorre temi che sono stati centrali per il silenzio letterario dello scrittore spagnolo quali la sua dimensione linguistica, la questione della colpa ed il blocco della scrittura fino a delineare l'aut–aut esistenziale, pressoché tassativo, che quest'ultima forma con la vita di Semprún. Inoltre, si prendono in analisi le sue reminiscenze riguardanti l'opera di Levi che risultano importanti nell'elaborazione dell'esperienza in Lager, ragionando su come lo scrittore spagnolo passi dalla lascivia dell'oblio alla vis del ricordo durante la sua carriera letteraria.

Vivere per scrivere o scrivere per sopravvivere: Primo Levi nella scelta di Jorge Semprún

mattia cravero
2016-01-01

Abstract

Il contributo intende analizzare l'influenza dell'opera di Primo Levi nella scelta di Jorge Semprún di scrivere riguardo al suo “veçu” nell'Arbeitslager di Buchenwald. Esso ripercorre temi che sono stati centrali per il silenzio letterario dello scrittore spagnolo quali la sua dimensione linguistica, la questione della colpa ed il blocco della scrittura fino a delineare l'aut–aut esistenziale, pressoché tassativo, che quest'ultima forma con la vita di Semprún. Inoltre, si prendono in analisi le sue reminiscenze riguardanti l'opera di Levi che risultano importanti nell'elaborazione dell'esperienza in Lager, ragionando su come lo scrittore spagnolo passi dalla lascivia dell'oblio alla vis del ricordo durante la sua carriera letteraria.
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mattia cravero
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/1685550
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