A Torino, nel 1917 l’Istituto di Fisiologia Umana venne militarizzato e, sfruttando le competenze acquisite in passato dagli studi di Angelo Mosso (1846-1910) sull’adattamento dell’organismo umano in quota, nacque il laboratorio dell’Ufficio Psicofisiologico dell’Aviazione. Fu nominato direttore l’allievo di Angelo Mosso, Amedeo Herlitzka (1872-1949) che con i suoi collaboratori mise a punto una serie di prove a cui sottoporre i giovani aspiranti piloti. Siamo agli albori della Medicina Aeronautica Italiana. Ma la cosa più particolare è che l’ASTUT, l’Archivio Scientifico e Tecnologico dell’Università di Torino, nei suoi magazzini conserva le testimonianze materiali di questo capitolo di storia. Poco più di vent’anni fa da un sottoscala di una aula magna, dove erano stati dimenticati per più di settanta anni, sono stati recuperati gli strumenti utilizzati per fare i test di idoneità. Dopo un attento studio e un delicato restauro gli strumenti del laboratorio sono stati proposti in mostra in diverse città italiane. L’ultima occasione è stata, nell’ambito delle celebrazioni del centenario della Grande Guerra, la mostra organizzata lo scorso anno a Torino nel palazzo del rettorato. Intitolata “Nell’interesse supremo della Scienza e della Nazione – L’Università di Torino nella Grande Guerra” la mostra ha evidenziato il contributo dato dall’ateneo torinese nello sforzo bellico e una sezione ha visto esposte queste apparecchiature. Si tratta di una sedia girevole per testare l’apparato vestibolare, un apparecchio per valutare la prontezza dei riflessi, una campana ipobarica per simulare la rarefazione dell’aria in quota, due simulatori di volo (gli unici relativi alla grande guerra rimasti in tutto il mondo) e un ergoestesiografo per valutare la resistenza muscolare.

Torino, 1917: il laboratorio per la selezione dei piloti della grande guerra

Fausone,Mara;Galloni, Marco
2018-01-01

Abstract

A Torino, nel 1917 l’Istituto di Fisiologia Umana venne militarizzato e, sfruttando le competenze acquisite in passato dagli studi di Angelo Mosso (1846-1910) sull’adattamento dell’organismo umano in quota, nacque il laboratorio dell’Ufficio Psicofisiologico dell’Aviazione. Fu nominato direttore l’allievo di Angelo Mosso, Amedeo Herlitzka (1872-1949) che con i suoi collaboratori mise a punto una serie di prove a cui sottoporre i giovani aspiranti piloti. Siamo agli albori della Medicina Aeronautica Italiana. Ma la cosa più particolare è che l’ASTUT, l’Archivio Scientifico e Tecnologico dell’Università di Torino, nei suoi magazzini conserva le testimonianze materiali di questo capitolo di storia. Poco più di vent’anni fa da un sottoscala di una aula magna, dove erano stati dimenticati per più di settanta anni, sono stati recuperati gli strumenti utilizzati per fare i test di idoneità. Dopo un attento studio e un delicato restauro gli strumenti del laboratorio sono stati proposti in mostra in diverse città italiane. L’ultima occasione è stata, nell’ambito delle celebrazioni del centenario della Grande Guerra, la mostra organizzata lo scorso anno a Torino nel palazzo del rettorato. Intitolata “Nell’interesse supremo della Scienza e della Nazione – L’Università di Torino nella Grande Guerra” la mostra ha evidenziato il contributo dato dall’ateneo torinese nello sforzo bellico e una sezione ha visto esposte queste apparecchiature. Si tratta di una sedia girevole per testare l’apparato vestibolare, un apparecchio per valutare la prontezza dei riflessi, una campana ipobarica per simulare la rarefazione dell’aria in quota, due simulatori di volo (gli unici relativi alla grande guerra rimasti in tutto il mondo) e un ergoestesiografo per valutare la resistenza muscolare.
2018
Giornate di Museologia Medica
Padova
9-10 novembre 2018
Le collezioni pubbliche e private di cultura materiale della Medicina nella Grande Guerra
CLEUP SC
Quaderno n. 7
75
79
978 88 5495 002 3
Grande Guerra, medicina aeronautica, piloti, simulatori di volo, fisiologia umana, Amedeo Herlitzka
Fausone,Mara; Galloni, Marco
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