La vastissima opera di quello che è forse il più noto storico delle religioni del Ventesimo secolo, Mircea Eliade, è stata fatta oggetto di migliaia di studi, spesso fortemente condizionati da intenti apologetici da un lato e polemici dall’altro. Sullo sfondo di questa situazione, il lavoro ha inteso porsi da una prospettiva storico-critica, che cerca di ricostruire la biografia e il pensiero dello studioso all’interno del suo contesto storico e culturale, tenendo conto dell’amplissima letteratura critica esistente in proposito, di tutte le fonti che hanno visto recentemente la luce e di molti inediti. Lo scopo è quello di contribuire a disegnare la biografia intellettuale di Mircea Eliade, proponendo l’analisi di alcuni aspetti qualificanti della sua vita e della sua opera, tutti relativi al suo impegno come storico delle religioni. La prima parte del libro traccia i momenti fondamentali della vita di Eliade nelle fasi successive che la caratterizzano, presentando, in sintesi, i principali temi e i principali problemi che la storiografia più aggiornata ha individuato in essa e suggerendo alcune linee interpretative. In particolare, si tratta di mettere in luce gli elementi di continuità e di rottura nel percorso dello studioso romeno e di valutare l’importanza del periodo della formazione sulla costruzione del suo pensiero: il tema sul quale gli studi e le scoperte degli ultimi anni hanno portato i contributi più originali. Dopo questo quadro generale, l’interesse del volume si focalizza su due componenti basilari – forse le principali – della formazione di Eliade come storico delle religioni: la relazione con Raffaele Pettazzoni e il rapporto con gli esponenti del cosiddetto “pensiero tradizionale”, fondamentale per l’elaborazione delle nozioni centrali delle opere post-belliche. Sono quindi analizzati tre concetti-chiave dell’opera eliadiana: quello di comparazione, quello di archetipo e quello di simbolo; tre nozioni particolari, che, tuttavia, possono essere considerate punti di vista privilegiati per leggere la produzione di Eliade nella sua totalità. Le appendici contengono il carteggio inedito Eliade-Kerényi e un dossier di lettere scambiate fra Eliade e Pettazzoni che non compaiono tra quelle presenti nell’edizione della corrispondenza fra i due studiosi curata da chi scrive nel 1994.
Mircea Eliade storico delle religioni
SPINETO, Natale
2006-01-01
Abstract
La vastissima opera di quello che è forse il più noto storico delle religioni del Ventesimo secolo, Mircea Eliade, è stata fatta oggetto di migliaia di studi, spesso fortemente condizionati da intenti apologetici da un lato e polemici dall’altro. Sullo sfondo di questa situazione, il lavoro ha inteso porsi da una prospettiva storico-critica, che cerca di ricostruire la biografia e il pensiero dello studioso all’interno del suo contesto storico e culturale, tenendo conto dell’amplissima letteratura critica esistente in proposito, di tutte le fonti che hanno visto recentemente la luce e di molti inediti. Lo scopo è quello di contribuire a disegnare la biografia intellettuale di Mircea Eliade, proponendo l’analisi di alcuni aspetti qualificanti della sua vita e della sua opera, tutti relativi al suo impegno come storico delle religioni. La prima parte del libro traccia i momenti fondamentali della vita di Eliade nelle fasi successive che la caratterizzano, presentando, in sintesi, i principali temi e i principali problemi che la storiografia più aggiornata ha individuato in essa e suggerendo alcune linee interpretative. In particolare, si tratta di mettere in luce gli elementi di continuità e di rottura nel percorso dello studioso romeno e di valutare l’importanza del periodo della formazione sulla costruzione del suo pensiero: il tema sul quale gli studi e le scoperte degli ultimi anni hanno portato i contributi più originali. Dopo questo quadro generale, l’interesse del volume si focalizza su due componenti basilari – forse le principali – della formazione di Eliade come storico delle religioni: la relazione con Raffaele Pettazzoni e il rapporto con gli esponenti del cosiddetto “pensiero tradizionale”, fondamentale per l’elaborazione delle nozioni centrali delle opere post-belliche. Sono quindi analizzati tre concetti-chiave dell’opera eliadiana: quello di comparazione, quello di archetipo e quello di simbolo; tre nozioni particolari, che, tuttavia, possono essere considerate punti di vista privilegiati per leggere la produzione di Eliade nella sua totalità. Le appendici contengono il carteggio inedito Eliade-Kerényi e un dossier di lettere scambiate fra Eliade e Pettazzoni che non compaiono tra quelle presenti nell’edizione della corrispondenza fra i due studiosi curata da chi scrive nel 1994.File | Dimensione | Formato | |
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