Non è un paese per bambini? Cenni su alcune trasformazioni recenti della letteratura distopica

Il saggio adotta una prospettiva storiografica per riflettere su come è andata trasformandosi la letteratura distopica negli ultimi decenni e su come questa trasformazione abbia introdotto nuovi temi e nuovi protagonisti. In parallelo con l’imporsi alla fine del secondo millennio della narrativa distopica sul piano cinematografico e letterario e con il massiccio ingresso delle tematiche ambientaliste nelle sue trame (catastrofi naturali, esaurimento delle risorse, cambiamento climatico, distruzione delle specie, infertilità), si è assistito al suo estendersi ad uno spettro sempre più ampio di lettori. Originariamente pensata come narrativa per adulti, la distopia si è negli ultimi decenni rivelata la più importante forma di narrativa per ragazzi e giovani adulti e, da ultimo, si è aperta anche ai bambini, agli adolescenti e ai cosiddetti young adults, introducendo cambiamenti significativi nei suoi canoni.