Il castagno, espressione storica radicata nella tradizione locale, pur con alterne vicende e segnali di declino, ha costituito in Piemonte fino alla metà del Novecento l'asse portante dell'economia della media montagna, consentendo alle popolazioni di vivere in grande sobrietà ma in mirabile equilibrio con l'ambiente. La fortuna della coltura, in particolare quella improntata alla raccolta del frutto, ha raggiunto il suo apice all’inizio del ventesimo secolo quando la produzione italiana di castagne era stimata in 650.000 t/anno, addirittura superiore a quella odierna della Cina (615.000 t nel 2000). Nel corso del Novecento, durante i progressivi contatti e le graduali ma inesorabili integrazioni della società rurale con il mondo urbano ed industriale, si sono alterati modelli colturali e modificati agroecosistemi che erano consolidati da secoli. L’abbandono di molti castagneti e la graduale ceduazione di ampie aree ha contribuito al declino della coltura che ha attraversato una lunga crisi, facendo temere per la sopravvivenza della specie.
La castanicoltura in Piemonte nel Novecento
BOUNOUS, Giancarlo
2005-01-01
Abstract
Il castagno, espressione storica radicata nella tradizione locale, pur con alterne vicende e segnali di declino, ha costituito in Piemonte fino alla metà del Novecento l'asse portante dell'economia della media montagna, consentendo alle popolazioni di vivere in grande sobrietà ma in mirabile equilibrio con l'ambiente. La fortuna della coltura, in particolare quella improntata alla raccolta del frutto, ha raggiunto il suo apice all’inizio del ventesimo secolo quando la produzione italiana di castagne era stimata in 650.000 t/anno, addirittura superiore a quella odierna della Cina (615.000 t nel 2000). Nel corso del Novecento, durante i progressivi contatti e le graduali ma inesorabili integrazioni della società rurale con il mondo urbano ed industriale, si sono alterati modelli colturali e modificati agroecosistemi che erano consolidati da secoli. L’abbandono di molti castagneti e la graduale ceduazione di ampie aree ha contribuito al declino della coltura che ha attraversato una lunga crisi, facendo temere per la sopravvivenza della specie.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



