A quasi quarant’anni dalla sua istituzione, i Giovani Imprenditori si interrogano sull’identità e sul ruolo che il movimento ha avuto nell’arena pubblica italiana. Il presente lavoro integra lo studio della letteratura propria delle scienze economico-sociali, con l’analisi dei discorsi dei presidenti, a partire dalle cosiddette Tesi pronunciate al convegno annuale di Santa Margherita Ligure. L’analisi realizzata prende in esame la storia del movimento sullo sfondo delle trasformazioni sociali, economiche e politiche avvenute negli ultimi trent’anni. La metodologia di ricerca è interdisciplinare e innovativa, integrando competenze umanistiche e know-how tecnologico, proprie dei dipartimenti Culture, Politiche e Società e di Informatica dell’Università di Torino. In particolare, si è combinata la discourse analysis con tecniche differenti, tra cui l’analisi qualitativa dei contenuti, l’analisi storica e sociale, la statistica descrittiva e la Social Network Analysis applicata alle co-occorrenze. Il corpus linguistico analizzato ha riguardato le Tesi presentate tra il 1988 e il 2015, per un totale di circa 140 mila parole. Tra le principali risultanze, il perseguimento di obiettivi strategici e l’attenzione ai temi del discorso pubblico sono risultati essere un “basso continuo” nella storia recente del movimento. Al tempo stesso, sono emerse anche discontinuità, mediante le quali si delineano diversi ruoli giocati dai Giovani Imprenditori: “sentinella”, gruppo di pressione, parte sociale. I ruoli più agiti appaiono essere gli ultimi due. In primo luogo, i giovani imprenditori sono stati un gruppo di interessi, come mostrano le discontinuità dall'analisi delle parole. Queste ultime sono cambiate drasticamente negli anni, prefigurando l’obiettivo di influenzare il dibattito pubblico. Inoltre, alcuni elementi concorrono all'idea dei GI come parte sociale. Si rimanda all'autonomia degli interessi, ma anche all'uso di parole quali responsabilità, etica e moralità, trattati in particolare nel periodo della crisi della I Repubblica. Tale prospettiva permette anche di inquadrare il movimento come un think tank, evidente dall'andamento del sentiment nelle Tesi dei GI, il quale è risultato essere indipendente rispetto al mood della popolazione. Si rintraccia infine anche un ruolo di “sentinella”, monitoraggio e anticipazione, che emerge nella seconda metá del Duemila ed in particolare sul tema 'crisi e disoccupazione'. Tale attenzione al tempo presente viene confermato da alcuni trend comuni che si verificano nell’ultimo decennio, quali l'andamento negativo del sentiment, una diminuzione di parole legate a fiducia e il maggior uso di verbi al tempo presente (“presentificazione” del discorso).
Programmi e proposte dei Giovani Imprenditori– 46° Congresso annuale dei Giovani Imprenditori
romano sara;sulis emilio
2016-01-01
Abstract
A quasi quarant’anni dalla sua istituzione, i Giovani Imprenditori si interrogano sull’identità e sul ruolo che il movimento ha avuto nell’arena pubblica italiana. Il presente lavoro integra lo studio della letteratura propria delle scienze economico-sociali, con l’analisi dei discorsi dei presidenti, a partire dalle cosiddette Tesi pronunciate al convegno annuale di Santa Margherita Ligure. L’analisi realizzata prende in esame la storia del movimento sullo sfondo delle trasformazioni sociali, economiche e politiche avvenute negli ultimi trent’anni. La metodologia di ricerca è interdisciplinare e innovativa, integrando competenze umanistiche e know-how tecnologico, proprie dei dipartimenti Culture, Politiche e Società e di Informatica dell’Università di Torino. In particolare, si è combinata la discourse analysis con tecniche differenti, tra cui l’analisi qualitativa dei contenuti, l’analisi storica e sociale, la statistica descrittiva e la Social Network Analysis applicata alle co-occorrenze. Il corpus linguistico analizzato ha riguardato le Tesi presentate tra il 1988 e il 2015, per un totale di circa 140 mila parole. Tra le principali risultanze, il perseguimento di obiettivi strategici e l’attenzione ai temi del discorso pubblico sono risultati essere un “basso continuo” nella storia recente del movimento. Al tempo stesso, sono emerse anche discontinuità, mediante le quali si delineano diversi ruoli giocati dai Giovani Imprenditori: “sentinella”, gruppo di pressione, parte sociale. I ruoli più agiti appaiono essere gli ultimi due. In primo luogo, i giovani imprenditori sono stati un gruppo di interessi, come mostrano le discontinuità dall'analisi delle parole. Queste ultime sono cambiate drasticamente negli anni, prefigurando l’obiettivo di influenzare il dibattito pubblico. Inoltre, alcuni elementi concorrono all'idea dei GI come parte sociale. Si rimanda all'autonomia degli interessi, ma anche all'uso di parole quali responsabilità, etica e moralità, trattati in particolare nel periodo della crisi della I Repubblica. Tale prospettiva permette anche di inquadrare il movimento come un think tank, evidente dall'andamento del sentiment nelle Tesi dei GI, il quale è risultato essere indipendente rispetto al mood della popolazione. Si rintraccia infine anche un ruolo di “sentinella”, monitoraggio e anticipazione, che emerge nella seconda metá del Duemila ed in particolare sul tema 'crisi e disoccupazione'. Tale attenzione al tempo presente viene confermato da alcuni trend comuni che si verificano nell’ultimo decennio, quali l'andamento negativo del sentiment, una diminuzione di parole legate a fiducia e il maggior uso di verbi al tempo presente (“presentificazione” del discorso).File | Dimensione | Formato | |
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