Il contributo propone una nuova interpretazione della canzone dedicata da T. Tasso al marchese di Geraci. Ricostruisce, attraverso una lettura più attenta dell'epistolario tassiano, l'occasione, la genesi e i tempi di composizione del testo; ne rivela l'ispirazione pindarica, individuando la fonte precisa - finora sconosciuta - che il poeta nelle prime stanze mirabilmente traduce; restaura i guasti testuali che sfigurano il componimento e lo interpreta chiarendo le oscure allusioni rimaste incomprensibili alla tradizione esegetica. Mostra infine come, con volo veramente pindarico e in modi singolarissimi, la canzone encomiastica si trasformi nel finale in un discorso autobiografico che introduce la persona stessa del poeta, strenuamente impegnato nella composizione della "Gerusalemme conquistata", e ne illumina la poetica.
Da Pindaro alla Crociata. La canzone tassiana a Giovanni III Ventimiglia, marchese di Geraci
paolo andrea luparia
2017-01-01
Abstract
Il contributo propone una nuova interpretazione della canzone dedicata da T. Tasso al marchese di Geraci. Ricostruisce, attraverso una lettura più attenta dell'epistolario tassiano, l'occasione, la genesi e i tempi di composizione del testo; ne rivela l'ispirazione pindarica, individuando la fonte precisa - finora sconosciuta - che il poeta nelle prime stanze mirabilmente traduce; restaura i guasti testuali che sfigurano il componimento e lo interpreta chiarendo le oscure allusioni rimaste incomprensibili alla tradizione esegetica. Mostra infine come, con volo veramente pindarico e in modi singolarissimi, la canzone encomiastica si trasformi nel finale in un discorso autobiografico che introduce la persona stessa del poeta, strenuamente impegnato nella composizione della "Gerusalemme conquistata", e ne illumina la poetica.File | Dimensione | Formato | |
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