Nel IXX secolo l'arrivo di tre 'flagelli' in Europa causò una profonda trasformazione nella coltivazione della Vitis vinifera; nell'ordine di comparsa essi furono: oidio, fillossera, peronospora. La peronospora (una crittogama) giunse in Europa dal Nord America, come del resto gli altri due flagelli, ma vi giunse per ultimo attorno agli anni '80 del secolo. La sua comparsa mise seriamente in pericolo la sopravvivenza della viticoltura nel nostro continente. Anche in Piemonte comparve agli inizi degli anni '80 provocandi devastazioni dei vigneti e gravissimi problemi economici ai viticoltori. Abbastanza presto il rimedio fu trovato nel Rame (Cu) o, meglio, nell'utilizzazione di trattamenti con la cosiddetta 'poltiglia bordolese' (scoperta in Francia dove la malattia arrivò prima che in Italia) a base di Solfato di rame e calce diluiti in acqua. Non però facilissimo convincere i viticoltori ad effettuare i trattamenti e, soprattutto, spiegare loro che essi dovevano essere 'preventivi' cioè essere presenti sulle foglie della vite prima dell'arrivo delle forme di diffusione del fungo (planoconidi). Oltre alla necessità di effettuare periodici trattamenti alla vegetazione della vite l'arrivo della peronospora provocò anche, unitamente agli altri due flagelli, profonde modificazioni nel modo di allevare la vite (forme d'allevamento che rendessero più facile effettuare i trattamenti, scomparsa di alcuni vitigni - sostituiti da altri più resistenti, ecc.). In pratica con l'arrivo dei tre 'nemici' suddetti iniziò la moderna viticultura.
Le trasformazioni della viticoltura piemontese a seguito dell'arrivo, nel XIX secolo, di tre nemici della vite europea: dopo oidio e fillossera, la peronospora
BOVIO, Marco
2004-01-01
Abstract
Nel IXX secolo l'arrivo di tre 'flagelli' in Europa causò una profonda trasformazione nella coltivazione della Vitis vinifera; nell'ordine di comparsa essi furono: oidio, fillossera, peronospora. La peronospora (una crittogama) giunse in Europa dal Nord America, come del resto gli altri due flagelli, ma vi giunse per ultimo attorno agli anni '80 del secolo. La sua comparsa mise seriamente in pericolo la sopravvivenza della viticoltura nel nostro continente. Anche in Piemonte comparve agli inizi degli anni '80 provocandi devastazioni dei vigneti e gravissimi problemi economici ai viticoltori. Abbastanza presto il rimedio fu trovato nel Rame (Cu) o, meglio, nell'utilizzazione di trattamenti con la cosiddetta 'poltiglia bordolese' (scoperta in Francia dove la malattia arrivò prima che in Italia) a base di Solfato di rame e calce diluiti in acqua. Non però facilissimo convincere i viticoltori ad effettuare i trattamenti e, soprattutto, spiegare loro che essi dovevano essere 'preventivi' cioè essere presenti sulle foglie della vite prima dell'arrivo delle forme di diffusione del fungo (planoconidi). Oltre alla necessità di effettuare periodici trattamenti alla vegetazione della vite l'arrivo della peronospora provocò anche, unitamente agli altri due flagelli, profonde modificazioni nel modo di allevare la vite (forme d'allevamento che rendessero più facile effettuare i trattamenti, scomparsa di alcuni vitigni - sostituiti da altri più resistenti, ecc.). In pratica con l'arrivo dei tre 'nemici' suddetti iniziò la moderna viticultura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.