Attraverso la scomposizione parodica del romanzo giallo condotta fino ai limiti dell’assurdo e dell’esperpento, Eduardo Mendoza (Barcellona, 1943) in La aventura del tocador de señoras (2001) propone il ritratto contemporaneo di una realtà antieroica raccontando con ironia corrosiva e sarcasmo ingegnoso la drammatica conflittualità del quotidiano, nella convinzione che "las circunstancias más trágicas tienen un componente divertido". Si intende qui indagare il linguaggio peculiare e il virtuosismo espressivo su cui poggia la farsa critica interpretata dal bislacco protagonista, un folle innominato, espressione dell’irridente disincanto mendoziano.
Parodia e disincanto: la lingua che irride ne "La aventura del tocador de señoras" di Eduardo Mendoza
Maria Isabella Mininni
2019-01-01
Abstract
Attraverso la scomposizione parodica del romanzo giallo condotta fino ai limiti dell’assurdo e dell’esperpento, Eduardo Mendoza (Barcellona, 1943) in La aventura del tocador de señoras (2001) propone il ritratto contemporaneo di una realtà antieroica raccontando con ironia corrosiva e sarcasmo ingegnoso la drammatica conflittualità del quotidiano, nella convinzione che "las circunstancias más trágicas tienen un componente divertido". Si intende qui indagare il linguaggio peculiare e il virtuosismo espressivo su cui poggia la farsa critica interpretata dal bislacco protagonista, un folle innominato, espressione dell’irridente disincanto mendoziano.File | Dimensione | Formato | |
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