Nel 1977 D. Peppa Delmouzou pubblicava l’esito di un paziente lavoro di indagine che l’aveva condotta a riassemblare, almeno in parte, i segnacoli di un peribolo funerario appartenente a un’importante famiglia di Halai Aixonides. Il contributo parte dal suo lavoro e propone alcune novità riguardo al corredo scultoreo del monumento e alla storia dei suoi proprietari. Una serie di dati non adeguatamente valorizzati, infatti, concernenti tra l’altro l’interpretazione del cratere dipinto e iscritto usato come cinerario dal primo membro noto della famiglia, consente di tratteggiare un affresco di ampio respiro, in cui la microstoria individuale, la cronaca demotica e la storia della polis si intrecciano strettamente. In 1977, D. Peppa Delmouzou published the results of a patient investigation that had led her to collect, at least in part, the grave markers of a funerary peribolos belonging to an important family of Halai Aixonides. The article is based on her work and proposes some additions regarding the sculptural devices of the monument and the history of its owners. A series of inadequately valorized data in fact, concerning inter alia the interpretation of the painted and inscribed crater used as a cinerary by the first member known of the family, allows us to draw a wide-ranging fresco, in which the individual micro-history, the demotic chronicle and the history of the polis are closely intertwined.
Ancora sul peribolo di Menyllos, ovvero la microstoria di una famiglia di Halai Aixonides
Marchiandi Daniela
2019-01-01
Abstract
Nel 1977 D. Peppa Delmouzou pubblicava l’esito di un paziente lavoro di indagine che l’aveva condotta a riassemblare, almeno in parte, i segnacoli di un peribolo funerario appartenente a un’importante famiglia di Halai Aixonides. Il contributo parte dal suo lavoro e propone alcune novità riguardo al corredo scultoreo del monumento e alla storia dei suoi proprietari. Una serie di dati non adeguatamente valorizzati, infatti, concernenti tra l’altro l’interpretazione del cratere dipinto e iscritto usato come cinerario dal primo membro noto della famiglia, consente di tratteggiare un affresco di ampio respiro, in cui la microstoria individuale, la cronaca demotica e la storia della polis si intrecciano strettamente. In 1977, D. Peppa Delmouzou published the results of a patient investigation that had led her to collect, at least in part, the grave markers of a funerary peribolos belonging to an important family of Halai Aixonides. The article is based on her work and proposes some additions regarding the sculptural devices of the monument and the history of its owners. A series of inadequately valorized data in fact, concerning inter alia the interpretation of the painted and inscribed crater used as a cinerary by the first member known of the family, allows us to draw a wide-ranging fresco, in which the individual micro-history, the demotic chronicle and the history of the polis are closely intertwined.File | Dimensione | Formato | |
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