Le suggestioni visive nell’opera di Elsa Morante spesso attingono dall’arte; questo avviene particolarmente nel terzo romanzo, La Storia, che si chiude con una versione moderna della Pietà di Michelangelo, richiamando contemporaneamente anche il capitolo XXXIV dei Promessi sposi di Alessandro Manzoni. L’articolo intende indagare il rapporto del romanzo storico di Morante con l’arte sacra e profana, basandosi anche sul saggio di quattro anni precedente Il beato propagandista del Paradiso.

Profanare la «Pietà»: suggestioni artistiche nella «Storia» di Elsa Morante

Lorenzo Resio
2019-01-01

Abstract

Le suggestioni visive nell’opera di Elsa Morante spesso attingono dall’arte; questo avviene particolarmente nel terzo romanzo, La Storia, che si chiude con una versione moderna della Pietà di Michelangelo, richiamando contemporaneamente anche il capitolo XXXIV dei Promessi sposi di Alessandro Manzoni. L’articolo intende indagare il rapporto del romanzo storico di Morante con l’arte sacra e profana, basandosi anche sul saggio di quattro anni precedente Il beato propagandista del Paradiso.
2019
XVII
411
419
https://ita.calameo.com/read/005864328a2b0afe3b9d4
Morante, Manzoni, Michelangelo, Beato Angelico
Lorenzo Resio
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