Il saggio studia gli effetti sulla scrittura letteraria del divieto di volgarizzare il testo biblico in seguito all'indice clementino del1596. Il divieto impone quindi forme di censura e di auto-censura, che riguardano figure di spicco, come Galileo Galilei, e generi come l'omiletica, che, basata sulla Sacre Scritture, non è però autorizzata a veicolarle nella lingua del sermone. Il saggio si completa con l'analisi di un vasto panorama di scritture letterarie che mostrano il difficile e ambiguo rapporto della scrittura, anche religiosa, con il testo fondativo del cristianesimo.
Citare o non citare la Bibbia. Censura e autocensura nel Seicento italiano
Erminia Ardissino
2020-01-01
Abstract
Il saggio studia gli effetti sulla scrittura letteraria del divieto di volgarizzare il testo biblico in seguito all'indice clementino del1596. Il divieto impone quindi forme di censura e di auto-censura, che riguardano figure di spicco, come Galileo Galilei, e generi come l'omiletica, che, basata sulla Sacre Scritture, non è però autorizzata a veicolarle nella lingua del sermone. Il saggio si completa con l'analisi di un vasto panorama di scritture letterarie che mostrano il difficile e ambiguo rapporto della scrittura, anche religiosa, con il testo fondativo del cristianesimo.File in questo prodotto:
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