L’adozione dei Sustainable Development Goals, a partire dal 1-1-2016, rappresenta un orizzonte di impegni e prospettive per tutti gli attori alle diverse scale. Tra questi le Università giocano un ruolo particolarmente rilevante considerando tutte e tre gli ambiti di attività, tra ricerca, formazione e terza missione. Già da tempo, sollecitati dall’Agenda 21 varata a Rio de Janeirio, diversi Atenei hanno intrapreso espliciti percorsi di definizione e attuazione di politiche ambientali, con alcune esperienze di riferimento, la condivisione di manifesti e “carte” e l’affermazione di ormai consolidate reti internazionali come l’International Sustainable Campus Network o il Green Office Movement. Anche nel caso italiano si stata consolidando la Rete delle Università Sostenibili, mentre il tema della sostenibilità ambientale è uno dei punti rilevanti di altre esperienze e reti nazionali e internazionali più orientate al rapporto con la città e il territorio, come la rete internazionale Unitown. Sul tema delle università sostenibili e delle città universitarie e delle civic university si sta consolidando una importante letteratura internazionale, al cui interno giocano un ruolo di rilievo alcuni geografi come Goddard. Questo scritto muove dalle esperienze in corso all’Università di Torino, con l’avvio di UniToGO (Unito Green Office), al cui interno gli scriventi ricoprono un ruolo di rilievo. La creazione di un Green Office avviene nel contesto di una notevole attenzione, nelle politiche urbane locali, alla costruzione di Torino come città universitaria, attraverso un confronto e una progettualità comune tra municipalità, Università e Politecnico di Torino.
Università come attori di politica ambientale e territoriali. Esperienze in corso all’Università di Torino
Marco Bagliani;Alessia Calafiore;Egidio Dansero;Micol Maggiolini;Giacomo Pettenati;Nadia Tecco
2019-01-01
Abstract
L’adozione dei Sustainable Development Goals, a partire dal 1-1-2016, rappresenta un orizzonte di impegni e prospettive per tutti gli attori alle diverse scale. Tra questi le Università giocano un ruolo particolarmente rilevante considerando tutte e tre gli ambiti di attività, tra ricerca, formazione e terza missione. Già da tempo, sollecitati dall’Agenda 21 varata a Rio de Janeirio, diversi Atenei hanno intrapreso espliciti percorsi di definizione e attuazione di politiche ambientali, con alcune esperienze di riferimento, la condivisione di manifesti e “carte” e l’affermazione di ormai consolidate reti internazionali come l’International Sustainable Campus Network o il Green Office Movement. Anche nel caso italiano si stata consolidando la Rete delle Università Sostenibili, mentre il tema della sostenibilità ambientale è uno dei punti rilevanti di altre esperienze e reti nazionali e internazionali più orientate al rapporto con la città e il territorio, come la rete internazionale Unitown. Sul tema delle università sostenibili e delle città universitarie e delle civic university si sta consolidando una importante letteratura internazionale, al cui interno giocano un ruolo di rilievo alcuni geografi come Goddard. Questo scritto muove dalle esperienze in corso all’Università di Torino, con l’avvio di UniToGO (Unito Green Office), al cui interno gli scriventi ricoprono un ruolo di rilievo. La creazione di un Green Office avviene nel contesto di una notevole attenzione, nelle politiche urbane locali, alla costruzione di Torino come città universitaria, attraverso un confronto e una progettualità comune tra municipalità, Università e Politecnico di Torino.File | Dimensione | Formato | |
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