Gli Autori riferiscono su alcuni medici veterinari piemontesi o laureati a Torino che, da inizio ’900, hanno operato in Africa. Per alcuni di questi “africanisti”, tra cui Angelo Bertolotti, Francesco Veglia, Pio e Carlo Roetti, le informazioni ci sono pervenute in maniera talvolta fortuita. Per altri, legati al mondo universitario e della ricerca, esistono invece maggiori informazioni. Di Paolo Antonio Croveri è disponibile una biografia sul “Dizionario biografico degli italiani”. Laureatosi nel 1909, fu prima assistente del Prof. Perroncito, poi prestò servizio come ufficiale veterinario in Libia (1913) ed in Somalia (1914) dove divenne direttore dell’Istituto siero-vaccinogeno somalo. Altro allievo del Perroncito fu Francesco Veglia; laureatosi nel 1904, si trasferì nel 1911 in Sud Africa, dove lavorò nel laboratorio del prof. Theiler. Rientrerà in Italia nel 1927 dove dirigerà la ditta Burdizzo di Torino. Di Bertolotti ci viene fornito un inedito rendiconto biografico dal bis-nipote Luigi, che in “Cose del Congo”, racconta l’esperienza del bisnonno. Laureatosi nel 1901, emigrò nel 1903 unitamente ai colleghi Luigi Groppi e Carlo Demaria; ammalato, rientrò in Italia nel 1910, dove morì a soli 33 anni. In anni diversi si trasferirono anche Camillo Cavalli, Ettore Bovone e Aristide Rovere, ed i fratelli Pio e Carlo Roetti, che lavorarono in Congo fino al 1936. Questi ultimi, laureatisi entrambi nel 1926, ottennero il Diploma di “Médecine vétérinaire colonial” a Bruxelles. Carlo Roetti, prigioniero di guerra, dal 1944 al 1946 prestò la propria opera come ufficiale veterinario presso il II Military Veterinary Hospital di Lucknow in India. Infine, il più giovane dei veterinari qui presentati, Lorenzo Sobrero, classe 1923: da bambino si trasferisce con la famiglia nella Somalia italiana; rientra in Italia nel 1940 per compiere gli studi superiori e universitari; laureatosi nel 1946, ritorna nella “sua Somalia” nel 1948, ove opera presso l’Istituto Sierovaccinogeno di Merqua, che dirigerà dal 1957 al 1968, anno del suo rientro definitivo in Italia.
I medici veterinari piemontesi in Africa a partire dai primi anni fino agli Anni 60 del 1900: da Angelo Bertolotti a Lorenzo Sobrero
Daniele De Meneghi
First
;Luigi Bertolotti;Luisa Rambozzi;Ivo ZoccaratoLast
2020-01-01
Abstract
Gli Autori riferiscono su alcuni medici veterinari piemontesi o laureati a Torino che, da inizio ’900, hanno operato in Africa. Per alcuni di questi “africanisti”, tra cui Angelo Bertolotti, Francesco Veglia, Pio e Carlo Roetti, le informazioni ci sono pervenute in maniera talvolta fortuita. Per altri, legati al mondo universitario e della ricerca, esistono invece maggiori informazioni. Di Paolo Antonio Croveri è disponibile una biografia sul “Dizionario biografico degli italiani”. Laureatosi nel 1909, fu prima assistente del Prof. Perroncito, poi prestò servizio come ufficiale veterinario in Libia (1913) ed in Somalia (1914) dove divenne direttore dell’Istituto siero-vaccinogeno somalo. Altro allievo del Perroncito fu Francesco Veglia; laureatosi nel 1904, si trasferì nel 1911 in Sud Africa, dove lavorò nel laboratorio del prof. Theiler. Rientrerà in Italia nel 1927 dove dirigerà la ditta Burdizzo di Torino. Di Bertolotti ci viene fornito un inedito rendiconto biografico dal bis-nipote Luigi, che in “Cose del Congo”, racconta l’esperienza del bisnonno. Laureatosi nel 1901, emigrò nel 1903 unitamente ai colleghi Luigi Groppi e Carlo Demaria; ammalato, rientrò in Italia nel 1910, dove morì a soli 33 anni. In anni diversi si trasferirono anche Camillo Cavalli, Ettore Bovone e Aristide Rovere, ed i fratelli Pio e Carlo Roetti, che lavorarono in Congo fino al 1936. Questi ultimi, laureatisi entrambi nel 1926, ottennero il Diploma di “Médecine vétérinaire colonial” a Bruxelles. Carlo Roetti, prigioniero di guerra, dal 1944 al 1946 prestò la propria opera come ufficiale veterinario presso il II Military Veterinary Hospital di Lucknow in India. Infine, il più giovane dei veterinari qui presentati, Lorenzo Sobrero, classe 1923: da bambino si trasferisce con la famiglia nella Somalia italiana; rientra in Italia nel 1940 per compiere gli studi superiori e universitari; laureatosi nel 1946, ritorna nella “sua Somalia” nel 1948, ove opera presso l’Istituto Sierovaccinogeno di Merqua, che dirigerà dal 1957 al 1968, anno del suo rientro definitivo in Italia.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
veterinari peimontesi in africa .pdf
Accesso aperto
Descrizione: articolo principale
Tipo di file:
POSTPRINT (VERSIONE FINALE DELL’AUTORE)
Dimensione
1.81 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.81 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.