Il contributo si sofferma sul ruolo di Sanguineti come «paroliere» nella prima collaborazione con Liberovici, lo spettacolo "Rap" del 1996, analizzandone il sovrapporsi e mescolarsi (si arriva a parlare di «mash up») con opere poetiche precedenti, come "Mimus Albus" e "Sonetto Sud", e affiancandolo alle schede lessicografiche della "Wunderkammer" tematicamente legate all’argomento.

Tra «materiali preesistenti» e «relativa libertà» dell’artista: esempi di «riuso dell’uso» nel Sanguineti in musica

Chiara Tavella
2021-01-01

Abstract

Il contributo si sofferma sul ruolo di Sanguineti come «paroliere» nella prima collaborazione con Liberovici, lo spettacolo "Rap" del 1996, analizzandone il sovrapporsi e mescolarsi (si arriva a parlare di «mash up») con opere poetiche precedenti, come "Mimus Albus" e "Sonetto Sud", e affiancandolo alle schede lessicografiche della "Wunderkammer" tematicamente legate all’argomento.
2021
XXI
367
384
https://ita.calameo.com/read/0058643280bf0a5c53698?page=1
Edoardo Sanguineti, Andrea Liberovici, Rap, teatro sperimentale, letteratura e musica, tecnica del montaggio, teoria della citazione
Chiara Tavella
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