L’oikocrazia è una nuova forma di governo trasversale ai regimi e agli Stati, basata sul clan come attore sociale di riferimento e sulla prevalenza degli interessi privati su quelli pubblici. Di fatto, è l’algoritmo del potere contemporaneo, il codice sorgente della globalizzazione, una sorta di World Wide Web reale, che ha i propri programmatori e i propri server in Occidente. Quasi come in un gioco a parti invertite, oggi infatti è la società umana che si adegua ai progressi tecnologici, sforzandosi di emularne la ricchezza di forme e di strutture, dando vita a modelli di network sociali sempre più complessi. Dopo la riflessione avviata in L’età dell’oikocrazia, Fabio Armao approfondisce il modo in cui i clan politici, economici e della società civile si pongono al vertice delle reti del potere, scegliendo la città come luogo d’elezione delle proprie attività ed erodendo i confini della statualità e del diritto. Una nuova analisi impietosa, che mette in luce in particolare il ruolo delle organizzazioni criminali, i migliori interpreti dell’oikocrazia grazie alla loro capacità “professionale” di sfruttare la vulnerabilità del tessuto sociale.
Le reti del potere. La costruzione sociale dell'oikocrazia
Fabio Armao
2020-01-01
Abstract
L’oikocrazia è una nuova forma di governo trasversale ai regimi e agli Stati, basata sul clan come attore sociale di riferimento e sulla prevalenza degli interessi privati su quelli pubblici. Di fatto, è l’algoritmo del potere contemporaneo, il codice sorgente della globalizzazione, una sorta di World Wide Web reale, che ha i propri programmatori e i propri server in Occidente. Quasi come in un gioco a parti invertite, oggi infatti è la società umana che si adegua ai progressi tecnologici, sforzandosi di emularne la ricchezza di forme e di strutture, dando vita a modelli di network sociali sempre più complessi. Dopo la riflessione avviata in L’età dell’oikocrazia, Fabio Armao approfondisce il modo in cui i clan politici, economici e della società civile si pongono al vertice delle reti del potere, scegliendo la città come luogo d’elezione delle proprie attività ed erodendo i confini della statualità e del diritto. Una nuova analisi impietosa, che mette in luce in particolare il ruolo delle organizzazioni criminali, i migliori interpreti dell’oikocrazia grazie alla loro capacità “professionale” di sfruttare la vulnerabilità del tessuto sociale.File | Dimensione | Formato | |
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