Trent’anni fa, in casuale coincidenza con l’incidente di Chernobyl – di fatto la prima catastrofe globale moderna – Ulrich Beck pubblicava Risikogesellschaft: auf dem Weg in eine andere Moderne, inaugurando una nuova stagione di studi scientifici dedicati al rischio e pose le basi per un processo di graduale presa di coscienza (anche a livello normativo) dell’incidenza del fattore «rischio» nella società d’oggi. Anche il diritto privato, ed in special modo il diritto privato dell’impresa e dell’economia, è ormai entrato nell’«età del rischio»: nell’ultimo quarto di secolo si è consolidata la tendenza dei regolatori pubblici ad una più intensa «responsabilizzazione» degli operatori economici nell’identificazione e nella gestione preventiva dei rischi, elevando l’adozione di efficaci ed adeguati processi di identificazione, misurazione e gestione del rischio (il cd. risk management) e di compliance normativa e regolamentare da (buone, ma comunque non prescrittive) regole di condotta sviluppate dalle scienze aziendali e nelle prassi operative a doveri giuridicamente vincolanti per gli esponenti apicali nel quadro dell’obbligo di adozione di adeguati assetti organizzativi e di controllo interno. Da un lato, in alcuni settori vigilati (bancario e assicurativo), le Autorità preposte hanno dato avvio all’emanazione di provvedimenti regolamentari che contengono regole di dettaglio per indirizzare le imprese all’implementazione dei sistemi di gestione e controllo del rischio, mentre altri settori le regole di analisi del rischio sono recenti.
Riflessioni sulla costruzione degli assetti organizzativi per la prevenzione dei rischi
Stefano A. Cerrato
2020-01-01
Abstract
Trent’anni fa, in casuale coincidenza con l’incidente di Chernobyl – di fatto la prima catastrofe globale moderna – Ulrich Beck pubblicava Risikogesellschaft: auf dem Weg in eine andere Moderne, inaugurando una nuova stagione di studi scientifici dedicati al rischio e pose le basi per un processo di graduale presa di coscienza (anche a livello normativo) dell’incidenza del fattore «rischio» nella società d’oggi. Anche il diritto privato, ed in special modo il diritto privato dell’impresa e dell’economia, è ormai entrato nell’«età del rischio»: nell’ultimo quarto di secolo si è consolidata la tendenza dei regolatori pubblici ad una più intensa «responsabilizzazione» degli operatori economici nell’identificazione e nella gestione preventiva dei rischi, elevando l’adozione di efficaci ed adeguati processi di identificazione, misurazione e gestione del rischio (il cd. risk management) e di compliance normativa e regolamentare da (buone, ma comunque non prescrittive) regole di condotta sviluppate dalle scienze aziendali e nelle prassi operative a doveri giuridicamente vincolanti per gli esponenti apicali nel quadro dell’obbligo di adozione di adeguati assetti organizzativi e di controllo interno. Da un lato, in alcuni settori vigilati (bancario e assicurativo), le Autorità preposte hanno dato avvio all’emanazione di provvedimenti regolamentari che contengono regole di dettaglio per indirizzare le imprese all’implementazione dei sistemi di gestione e controllo del rischio, mentre altri settori le regole di analisi del rischio sono recenti.File | Dimensione | Formato | |
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