Questo volume raccoglie saggi miscellanei le cui prospettive disciplinari spaziano dalla letteratura inglese alla storia – senza tralasciare filosofia, economia e sociologia – mettendo in evidenza le correlazioni tra eventi politici e atmosfere culturali tra il 1485 e il 1625. Nell’introduzione Michele Stanco spiega di aver utilizzato per mera convenzione “le date di regno dei sovrani come dei grandi ‘contenitori discorsivi’”. Infatti, “nel particolare periodo storico preso in esame, da un lato i sovrani esercitarono un’influenza profonda sulla politica culturale del paese (si pensi all’impatto sulla letteratura causato dall’adesione di Enrico VIII alla Riforma protestante), dall’altro la maggior parte dei letterati gravitò intorno alla corte ponendosi sotto la protezione del re o della regina di turno (il caso più noto è senza dubbio quello di Edmund Spenser, cantore di Elisabetta I nella sua Faerie Queene, 1590-96)”. Il volume comprende Umanesimo e Rinascimento, e include un utile glossario dei termini letterari, ma ciò che lo caratterizza è il metodo di indagine: l’analisi del contesto storico (politica, economia, scoperte, invenzioni) precede quella delle forme di espressione letteraria (poesia, prosa, teatro). Inoltre, in parallelo all’analisi testuale vengono sviscerati “i mutamenti linguistici che segnano il passaggio tra il medio-inglese e l’inglese della prima modernità (Shakespeare)”. La vita e le opere di William Shakespeare ricevono la dovuta attenzione. Il “poeta/artigiano” è introdotto da Michele Stanco, il quale sostiene: “presentare Shakespeare all’interno di una trattazione manualistica è un’operazione insidiosa, in quanto richiede un’esposizione semplice di un argomento complesso”. L’intento del manuale è quello di proporre un’immagine veritiera sul poeta inglese per eccellenza senza “cadere nella trappola (…) dell’accademismo o di una sterile erudizione”. Non a caso, gli ultimi due saggi mettono in evidenza come il pensiero e le opere del Bardo siano influenti e presenti nelle riflessioni e produzioni artistiche contemporanee della cultura occidentale. La natura interdisciplinare del manuale offre al lettore/studente una visione nuova dell’Umanesimo e Rinascimento inglese e agevola la comprensione della letteratura, grazie all’arricchimento dovuto ad una più ampia prospettiva culturale.

Lo spirito della nazione

Maria Festa
2017-01-01

Abstract

Questo volume raccoglie saggi miscellanei le cui prospettive disciplinari spaziano dalla letteratura inglese alla storia – senza tralasciare filosofia, economia e sociologia – mettendo in evidenza le correlazioni tra eventi politici e atmosfere culturali tra il 1485 e il 1625. Nell’introduzione Michele Stanco spiega di aver utilizzato per mera convenzione “le date di regno dei sovrani come dei grandi ‘contenitori discorsivi’”. Infatti, “nel particolare periodo storico preso in esame, da un lato i sovrani esercitarono un’influenza profonda sulla politica culturale del paese (si pensi all’impatto sulla letteratura causato dall’adesione di Enrico VIII alla Riforma protestante), dall’altro la maggior parte dei letterati gravitò intorno alla corte ponendosi sotto la protezione del re o della regina di turno (il caso più noto è senza dubbio quello di Edmund Spenser, cantore di Elisabetta I nella sua Faerie Queene, 1590-96)”. Il volume comprende Umanesimo e Rinascimento, e include un utile glossario dei termini letterari, ma ciò che lo caratterizza è il metodo di indagine: l’analisi del contesto storico (politica, economia, scoperte, invenzioni) precede quella delle forme di espressione letteraria (poesia, prosa, teatro). Inoltre, in parallelo all’analisi testuale vengono sviscerati “i mutamenti linguistici che segnano il passaggio tra il medio-inglese e l’inglese della prima modernità (Shakespeare)”. La vita e le opere di William Shakespeare ricevono la dovuta attenzione. Il “poeta/artigiano” è introdotto da Michele Stanco, il quale sostiene: “presentare Shakespeare all’interno di una trattazione manualistica è un’operazione insidiosa, in quanto richiede un’esposizione semplice di un argomento complesso”. L’intento del manuale è quello di proporre un’immagine veritiera sul poeta inglese per eccellenza senza “cadere nella trappola (…) dell’accademismo o di una sterile erudizione”. Non a caso, gli ultimi due saggi mettono in evidenza come il pensiero e le opere del Bardo siano influenti e presenti nelle riflessioni e produzioni artistiche contemporanee della cultura occidentale. La natura interdisciplinare del manuale offre al lettore/studente una visione nuova dell’Umanesimo e Rinascimento inglese e agevola la comprensione della letteratura, grazie all’arricchimento dovuto ad una più ampia prospettiva culturale.
2017
XXXIV
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letteratura inglese, umanesimo, rinascimento
Maria Festa
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/1767407
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