Dalle centinaia e centinaia di lettere, indirizzate a Cammillo Franco da Virginia Calandra, la vedova di Edoardo, tra il 1914 e il 1941, emerge la tematica centrale della Grande Guerra, da lei vissuta giorno per giorno attraverso le vicende del figlio Claudio, partito per Roma il 12 giugno 1915 e morto gloriosamente il 6 novembre 1917. Il resto è dolore e memoria, mentre Murello sempre di più diventa il rifugio sicuro, l’eremo, «il nido della rondine» dove emigrerà in estate. Gli anni scorrono, la solitudine si fa sentire in modo crudele e impietoso, le condizioni di salute peggiorano, la vista è debole, la sordità la isola, ma a sostenerla e a consolarla ci sono sempre le parole fraterne di Cammillo Franco.
Murello nelle carte di un archivio calandriano
Masoero Mariarosa
2020-01-01
Abstract
Dalle centinaia e centinaia di lettere, indirizzate a Cammillo Franco da Virginia Calandra, la vedova di Edoardo, tra il 1914 e il 1941, emerge la tematica centrale della Grande Guerra, da lei vissuta giorno per giorno attraverso le vicende del figlio Claudio, partito per Roma il 12 giugno 1915 e morto gloriosamente il 6 novembre 1917. Il resto è dolore e memoria, mentre Murello sempre di più diventa il rifugio sicuro, l’eremo, «il nido della rondine» dove emigrerà in estate. Gli anni scorrono, la solitudine si fa sentire in modo crudele e impietoso, le condizioni di salute peggiorano, la vista è debole, la sordità la isola, ma a sostenerla e a consolarla ci sono sempre le parole fraterne di Cammillo Franco.File | Dimensione | Formato | |
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