Gli obiettivi previsti dal programma LIFE-NATURA 1999 (NAT/IT/006271) Azioni urgenti di conservazione di Caretta caretta* nelle Isole Pelagie (Sicilia) sono stati perseguiti attraverso (1) il monitoraggio costante dei nidi, (2) la riduzione della mortalità degli animali catturati attraverso lo sviluppo di una rete di collaborazione con i pescatori e l’attivazione di un ambulatorio veterinario, (3) l’avvio di una sperimentazione volta ad individuare le modifiche da apportare a palamiti ed esche per ridurre le catture accidentali. Gli esperimenti sono stati condotti su 11 individui nelle vasche dell’acquario di Cattolica e del Centro Recupero Tartarughe di Linosa. Rispetto all’attrezzatura, abbiamo confermato l’ipotesi che la boa dei palamiti, sia essa accesa o spenta, non esercita attrazione nei confronti delle tartarughe. Per quanto riguarda le esche, è stato valutato l’effetto sia dello stimolo visivo sia olfattivo, attraverso l’impiego di esche artificiali, guaine contenenti sgombri e guaine di controllo di colore rosso, giallo e blu. La selezione del colore può essere interpretata come il risultato di una scelta dipendente in parte dall’età. Gli individui giovani non hanno mai abboccato alla guaina rossa, mentre i subadulti selezionano preferibilmente le guaine di questo colore, anche se il comportamento varia a seconda della presenza/assenza dello sgombro. L’attrattività delle guaine contenenti lo sgombro è risultata significativamente maggiore rispetto a quelle che ne erano prive, avvalorando l’ipotesi dell’importanza dello stimolo olfattivo. Tra le esche artificiali testate quelle a forma di seppiolina di colore giallo sono risultate le meno attraenti per le tartarughe. Rispetto all’uso dei dissuasori acustici, abbiamo verificato che i rumori con frequenze comprese tra 0 e 500 Hz possono causare l’allontanamento delle tartarughe. I risultati ottenuti hanno permesso la stesura di un protocollo di sperimentazione in mare che sarà testato con la collaborazione dei pescatori siciliani.

Valutazione e riduzione degli effetti di catture accidentali di Caretta caretta nelle Isole Pelagie.

PIOVANO, SUSANNA;BALLETTO, Emilio;GAMBA, Marco;GIACOMA, Cristina;
2001-01-01

Abstract

Gli obiettivi previsti dal programma LIFE-NATURA 1999 (NAT/IT/006271) Azioni urgenti di conservazione di Caretta caretta* nelle Isole Pelagie (Sicilia) sono stati perseguiti attraverso (1) il monitoraggio costante dei nidi, (2) la riduzione della mortalità degli animali catturati attraverso lo sviluppo di una rete di collaborazione con i pescatori e l’attivazione di un ambulatorio veterinario, (3) l’avvio di una sperimentazione volta ad individuare le modifiche da apportare a palamiti ed esche per ridurre le catture accidentali. Gli esperimenti sono stati condotti su 11 individui nelle vasche dell’acquario di Cattolica e del Centro Recupero Tartarughe di Linosa. Rispetto all’attrezzatura, abbiamo confermato l’ipotesi che la boa dei palamiti, sia essa accesa o spenta, non esercita attrazione nei confronti delle tartarughe. Per quanto riguarda le esche, è stato valutato l’effetto sia dello stimolo visivo sia olfattivo, attraverso l’impiego di esche artificiali, guaine contenenti sgombri e guaine di controllo di colore rosso, giallo e blu. La selezione del colore può essere interpretata come il risultato di una scelta dipendente in parte dall’età. Gli individui giovani non hanno mai abboccato alla guaina rossa, mentre i subadulti selezionano preferibilmente le guaine di questo colore, anche se il comportamento varia a seconda della presenza/assenza dello sgombro. L’attrattività delle guaine contenenti lo sgombro è risultata significativamente maggiore rispetto a quelle che ne erano prive, avvalorando l’ipotesi dell’importanza dello stimolo olfattivo. Tra le esche artificiali testate quelle a forma di seppiolina di colore giallo sono risultate le meno attraenti per le tartarughe. Rispetto all’uso dei dissuasori acustici, abbiamo verificato che i rumori con frequenze comprese tra 0 e 500 Hz possono causare l’allontanamento delle tartarughe. I risultati ottenuti hanno permesso la stesura di un protocollo di sperimentazione in mare che sarà testato con la collaborazione dei pescatori siciliani.
2001
5° Convegno Nazionale sui Cetacei e sulle Tartarughe Marine
Monte Argentario
2001
5° Convegno Nazionale sui Cetacei e sulle Tartarughe Marine. Monte Argenario, 2001
5° Convegno Nazionale sui Cetacei e sulle Tartarughe Marin
1
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PIOVANO S.; AFFRONTE M.; BALLETTO E.; BARONE B.; DELL'ANNA L.; DI MARCO S.; DOMINICI A.; GAMBA M.; C. GIACOMA; MARI F.; MIGLIETTA F.; NANNARELLI S.; NICOLINI G.; SOLINAS M.
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