La tempesta Vaia ha riportato la questione ambientale al centro delle riflessioni pubbliche: il disastro del 2018 ha rappresentato non solo un evento traumatico, ma ha anche una “crisi rivelatrice”, evidenziando la fragilità del territorio alpino. Questa drammatica presa di coscienza ha promosso un cambiamento nelle politiche forestali, per formare boschi più sostenibili, resistenti e multi-funzionali, in grado di accogliere istanze diverse come quelle del turismo e della conservazione della biodiversità. Analizzando l'insieme degli interventi sul patrimonio forestale condotti in questi ultimi quattro anni – e in particolare il biennio 2018-2019 – nella Val di Fiemme, è stato possibile procedere alla stesura del reticolo sociale degli stakeholder coinvolti nella gestione delle foreste fiemmesi. La Magnifica Comunità di Fiemme si conferma come un attore protagonista, sia per l'ingente patrimonio comunitario, sia per il suo impegno verso adeguamento delle politiche selvicolturali, riconosciuto da nuova certificazione rilasciata da FSC. Il tracciato del network mostra aree con differenti “densità”, gravitanti intorno a tre ambiti d'azione: i servizi ecosistemici (a), concepiti sempre più come parte del marketing territoriale; le strategie di pianificazione e partecipazione (b), espressione della governance della valle; la filiera produttiva (c), che comprende tutti i processi di lavorazione e valorizzazione commerciale del legno.
Le foreste di Fiemme, tra governance e servizi
Nicola MartellozzoFirst
2021-01-01
Abstract
La tempesta Vaia ha riportato la questione ambientale al centro delle riflessioni pubbliche: il disastro del 2018 ha rappresentato non solo un evento traumatico, ma ha anche una “crisi rivelatrice”, evidenziando la fragilità del territorio alpino. Questa drammatica presa di coscienza ha promosso un cambiamento nelle politiche forestali, per formare boschi più sostenibili, resistenti e multi-funzionali, in grado di accogliere istanze diverse come quelle del turismo e della conservazione della biodiversità. Analizzando l'insieme degli interventi sul patrimonio forestale condotti in questi ultimi quattro anni – e in particolare il biennio 2018-2019 – nella Val di Fiemme, è stato possibile procedere alla stesura del reticolo sociale degli stakeholder coinvolti nella gestione delle foreste fiemmesi. La Magnifica Comunità di Fiemme si conferma come un attore protagonista, sia per l'ingente patrimonio comunitario, sia per il suo impegno verso adeguamento delle politiche selvicolturali, riconosciuto da nuova certificazione rilasciata da FSC. Il tracciato del network mostra aree con differenti “densità”, gravitanti intorno a tre ambiti d'azione: i servizi ecosistemici (a), concepiti sempre più come parte del marketing territoriale; le strategie di pianificazione e partecipazione (b), espressione della governance della valle; la filiera produttiva (c), che comprende tutti i processi di lavorazione e valorizzazione commerciale del legno.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



