Identità come identità di luogo

Ispirata da suggestioni husserliane e heideggeriane, si è sviluppata nella seconda metà del Novecento nei paesi nordici una teoria fenomenologica dell'architettura, che ha intrecciato il concetto di 'luogo' (e finanche di 'spirito dei luoghi') all'idea di uno spazio declinato in chiave esistenziale e non matematica. Non meno dense di significato le istanze degli architetti americani influenzati dalla Gestalttheorie, che hanno ricondotto il concetto di identità personale a un'immagine di città 'leggibile e figurabile', in contrasto con il disorientamento conseguente al dinamismo della società contemporanea. Il saggio si propone di far emergere lo scambio di idee tra filosofi e teorici dell'architettura, con riflessioni che si riverberano non soltanto in teoria della mente, ma anche sulla disamina degli effetti di una società multiculturale