Il saggio si incentra su uno dei temi principali della Pedagogia sociale: l'educazione alla cittadinanza e alla legalità nel fragile rapporto con la democrazia nei contesti in cui è sviluppata la pedagogia della mafia. Dopo aver descritto i caratteri sociologici ed educativi della mafia, il sentire mafioso, le dinamiche di infiltrazione della mafia nella società e nelle istituzioni e la diffiicoltà dell'educazione in contesti così complessi e costruiti su falsi valori, sulla scorta di molti contributi specifici viene definita e analizzata la struttura della pedagogia della mafia, letta paradossalmente e criticamente attraverso l'ossatura epistemica della Pedagogia scientifica. Si viene a dimostrare come, la sua struttura sia, purtroppo, costruita su snodi pedagogico-educativi che, di fatto, non si discostano della pedagogia e dall'educazione nella loro più alta accezione. L'implicito e l'esplicito della Pedagogia delle mafie, infatti, è solidamente ancorato a una struttura che sorregge la "pratica educativa mafiosa": quello che contraddistingue però la pedagogia della mafia da una pedagogia che abbiamo chiamato della proposta e che è scientifica e razionalmente fondata è la diversa visione antropologica, teleologica e axiologica: la prima, infatti, mira a riporre la cultura mafiosa, il sentire mafioso e le modalità di azione mafiosa costruendosi attorno all'idea di "uomo/donna di mafia", mentre la seconda si incentra sulla proposta di essere umano cittadino del mondo, capace di solidarietà e legalità. Nei contesti di mafia, quindi, adottare il modello da noi definito della "Pedagogia della Proposta" significa riempire i vuoi lasciati dalle istituzioni, evitando che vengano colamati dalla mafia, dalla delinquenza e dalla devianza. Il modello della Pedagogia della Proposta accentua anche, in contrapposizione alla mafia, il fare esperienza di democrazia, libertà e partecipazione, contribuendo ai processi di coscientizzazione e di empowerment.
Democrazia e cittadinanza. Pedagogia delle mafie vs Pedagogia della proposta
Milani Lorena
2022-01-01
Abstract
Il saggio si incentra su uno dei temi principali della Pedagogia sociale: l'educazione alla cittadinanza e alla legalità nel fragile rapporto con la democrazia nei contesti in cui è sviluppata la pedagogia della mafia. Dopo aver descritto i caratteri sociologici ed educativi della mafia, il sentire mafioso, le dinamiche di infiltrazione della mafia nella società e nelle istituzioni e la diffiicoltà dell'educazione in contesti così complessi e costruiti su falsi valori, sulla scorta di molti contributi specifici viene definita e analizzata la struttura della pedagogia della mafia, letta paradossalmente e criticamente attraverso l'ossatura epistemica della Pedagogia scientifica. Si viene a dimostrare come, la sua struttura sia, purtroppo, costruita su snodi pedagogico-educativi che, di fatto, non si discostano della pedagogia e dall'educazione nella loro più alta accezione. L'implicito e l'esplicito della Pedagogia delle mafie, infatti, è solidamente ancorato a una struttura che sorregge la "pratica educativa mafiosa": quello che contraddistingue però la pedagogia della mafia da una pedagogia che abbiamo chiamato della proposta e che è scientifica e razionalmente fondata è la diversa visione antropologica, teleologica e axiologica: la prima, infatti, mira a riporre la cultura mafiosa, il sentire mafioso e le modalità di azione mafiosa costruendosi attorno all'idea di "uomo/donna di mafia", mentre la seconda si incentra sulla proposta di essere umano cittadino del mondo, capace di solidarietà e legalità. Nei contesti di mafia, quindi, adottare il modello da noi definito della "Pedagogia della Proposta" significa riempire i vuoi lasciati dalle istituzioni, evitando che vengano colamati dalla mafia, dalla delinquenza e dalla devianza. Il modello della Pedagogia della Proposta accentua anche, in contrapposizione alla mafia, il fare esperienza di democrazia, libertà e partecipazione, contribuendo ai processi di coscientizzazione e di empowerment.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.