Negli ultimi anni stanno riscuotendo un crescente interesse i dispostivi impiegati per trasferire direttamente i prodotti fitosanitari dai loro contenitori all’interno delle macchine irroratrici. Questi sistemi, noti con l’acronimo CTS (Closed Transfer Systems), consentono di effettuare l’introduzione dell’agrofarmaco nell’irroratrice in condizioni di maggiore sicurezza per l’operatore e per l’ambiente, evitando considerevolmente i rischi di esposizione per l’operatore e di sversamenti accidentali. Una specifica Norma internazionale (ISO 21191- 2021) è stata recentemente messa a punto per definire le metodologie di prova ed i requisiti funzionali dei CTS. È stata condotta una serie di prove in parallelo presso alcuni centri prova del circuito ENTAM (European Network of Testing Machines), tra i quali il DiSAFA dell’Università di Torino, il Julius Kuhn Institut di Braunshweig (Germania) e l’INRAE di Montpellier (Francia), per valutare l’applicabilità ed evidenziare le eventuali problematiche e gli accorgimenti tecnici da adottare nell’applicazione della metodologia di prova indicata nella Norma ISO. I risultati ottenuti dai tre laboratori di prova che hanno operato utilizzando i medesimi tre tipi di CTS hanno evidenziato una non sempre soddisfacente uniformità dei dati, una richiesta di tempi particolarmente lunghi per lo svolgimento delle prove e la complessità di esecuzione di alcune di esse.
Prime applicazioni di una norma internazionale per valutare i sistemi di trasferimento diretto degli agrofarmaci all’interno delle irroratrici (Closed Transfer Systems)
P. MARUCCO
First
;P. BALSARI;C. BOZZER;F. GIOELLI;M. GRELLA;G. OGGEROLast
2022-01-01
Abstract
Negli ultimi anni stanno riscuotendo un crescente interesse i dispostivi impiegati per trasferire direttamente i prodotti fitosanitari dai loro contenitori all’interno delle macchine irroratrici. Questi sistemi, noti con l’acronimo CTS (Closed Transfer Systems), consentono di effettuare l’introduzione dell’agrofarmaco nell’irroratrice in condizioni di maggiore sicurezza per l’operatore e per l’ambiente, evitando considerevolmente i rischi di esposizione per l’operatore e di sversamenti accidentali. Una specifica Norma internazionale (ISO 21191- 2021) è stata recentemente messa a punto per definire le metodologie di prova ed i requisiti funzionali dei CTS. È stata condotta una serie di prove in parallelo presso alcuni centri prova del circuito ENTAM (European Network of Testing Machines), tra i quali il DiSAFA dell’Università di Torino, il Julius Kuhn Institut di Braunshweig (Germania) e l’INRAE di Montpellier (Francia), per valutare l’applicabilità ed evidenziare le eventuali problematiche e gli accorgimenti tecnici da adottare nell’applicazione della metodologia di prova indicata nella Norma ISO. I risultati ottenuti dai tre laboratori di prova che hanno operato utilizzando i medesimi tre tipi di CTS hanno evidenziato una non sempre soddisfacente uniformità dei dati, una richiesta di tempi particolarmente lunghi per lo svolgimento delle prove e la complessità di esecuzione di alcune di esse.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Marucco et al 2022 Giornate Fitopatologiche - CTS.pdf
Accesso riservato
Tipo di file:
PDF EDITORIALE
Dimensione
814.56 kB
Formato
Adobe PDF
|
814.56 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.