“Io ero contro l’impegno” – dichiarava Alberto Moravia a Ferdinando Camon – “e lo sono tuttora, perché pensavo, e penso ancora che i romanzi impegnati sono dei brutti romanzi e delle cattive opere di propaganda, cioè non salvano né le ragioni dell’arte né, ovviamente, le ragioni della politica” (Il mestiere dello scrittore, Milano, Garzanti, 1973, pp. 16-17). È evidente come l’affermazione di Moravia, provocatoria verso una letteratura dichiaratamente impegnata o tale soltanto nei contenuti, nasconda la volontà (da parte di chi non esitava a definirsi ‘moralista’ sulla scorta dei philosophes francesi) di cercare una più sottile, conflittuale, tensione etica e politica sul piano estetico, nelle forme della rappresentazione dell’individuo e della Storia sotto il segno della finzione. Uno sviluppo di questo pensiero, pur non necessariamente ad esso legato, si trova nel recente scritto di Walter Siti, Contro l’impegno (Milano, Rizzoli, 2021). Da Moravia e Morante a Walter Siti (si consideri anche il romanzo Bruciare tutto), e con uno sguardo alla letteratura mondiale degli ultimi anni, il mio intervento si propone di rintracciare e di analizzare le forme estetiche in cui prendono forma, spesso per metafora, l’impegno e il senso di responsabilità dell’autore nelle finzioni della Storia.
Disimpegnati’ e ‘moralisti’. Etica, estetica e responsabilità nelle finzioni contemporanee della Storia
Chiara Lombardi
2022-01-01
Abstract
“Io ero contro l’impegno” – dichiarava Alberto Moravia a Ferdinando Camon – “e lo sono tuttora, perché pensavo, e penso ancora che i romanzi impegnati sono dei brutti romanzi e delle cattive opere di propaganda, cioè non salvano né le ragioni dell’arte né, ovviamente, le ragioni della politica” (Il mestiere dello scrittore, Milano, Garzanti, 1973, pp. 16-17). È evidente come l’affermazione di Moravia, provocatoria verso una letteratura dichiaratamente impegnata o tale soltanto nei contenuti, nasconda la volontà (da parte di chi non esitava a definirsi ‘moralista’ sulla scorta dei philosophes francesi) di cercare una più sottile, conflittuale, tensione etica e politica sul piano estetico, nelle forme della rappresentazione dell’individuo e della Storia sotto il segno della finzione. Uno sviluppo di questo pensiero, pur non necessariamente ad esso legato, si trova nel recente scritto di Walter Siti, Contro l’impegno (Milano, Rizzoli, 2021). Da Moravia e Morante a Walter Siti (si consideri anche il romanzo Bruciare tutto), e con uno sguardo alla letteratura mondiale degli ultimi anni, il mio intervento si propone di rintracciare e di analizzare le forme estetiche in cui prendono forma, spesso per metafora, l’impegno e il senso di responsabilità dell’autore nelle finzioni della Storia.File | Dimensione | Formato | |
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