La cappella ottagonale di Sant’Aquilino, collegata al lato meridionale della basilica di San Lorenzo Maggiore a Milano, presenta, come il tetraconco – corpo centrale della basilica –, una cronologia e una funzione incerte. Nonostante il gran numero di studi specifici dedicati a questo importante edificio tardoantico, la dinamica di progettazione, la datazione e la funzione rimangono ancora dibattuti, così come il suo rapporto cronologico con il tetraconco. Mentre la maggior parte degli studiosi sembra ormai concordare sul ruolo funerario (mausoleo) all’interno di un santuario martiriale, la cronologia rimane discussa, nell’ampio range tra la fine del IV e il V secolo inoltrato. Ancora più complesse sono le trasformazioni altomedievali, che riguardano il rifacimento dell’elevato dell’atrio a forcipe e, probabilmente, quello del sistema di copertura con la realizzazione di una galleria esterna. L’articolo propone una revisione dei lavori pregressi per fornire gli elementi cronologici oggettivi a cui ancorare la sequenza stratigrafica e discute alcuni risultati ottenuti grazie al recente restauro dell'interno della cappella. In particolare, vengono offerte nuove riflessioni sulla dinamica di realizzazione delle fondazioni e sull’organizzazione dello spazio ipogeo, sulla sequenza degli elevati e degli alzati, riflettendo infine sulle fasi del sistema di copertura.
L'ottagono di Sant'Aquilino a Milano. Aggiornamenti sui cantieri tardoantichi e medievali (IV-XII secolo).
Paola Greppi;Luigi Carlo Schiavi
2022-01-01
Abstract
La cappella ottagonale di Sant’Aquilino, collegata al lato meridionale della basilica di San Lorenzo Maggiore a Milano, presenta, come il tetraconco – corpo centrale della basilica –, una cronologia e una funzione incerte. Nonostante il gran numero di studi specifici dedicati a questo importante edificio tardoantico, la dinamica di progettazione, la datazione e la funzione rimangono ancora dibattuti, così come il suo rapporto cronologico con il tetraconco. Mentre la maggior parte degli studiosi sembra ormai concordare sul ruolo funerario (mausoleo) all’interno di un santuario martiriale, la cronologia rimane discussa, nell’ampio range tra la fine del IV e il V secolo inoltrato. Ancora più complesse sono le trasformazioni altomedievali, che riguardano il rifacimento dell’elevato dell’atrio a forcipe e, probabilmente, quello del sistema di copertura con la realizzazione di una galleria esterna. L’articolo propone una revisione dei lavori pregressi per fornire gli elementi cronologici oggettivi a cui ancorare la sequenza stratigrafica e discute alcuni risultati ottenuti grazie al recente restauro dell'interno della cappella. In particolare, vengono offerte nuove riflessioni sulla dinamica di realizzazione delle fondazioni e sull’organizzazione dello spazio ipogeo, sulla sequenza degli elevati e degli alzati, riflettendo infine sulle fasi del sistema di copertura.| File | Dimensione | Formato | |
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