Dai palazzi della memoria al calcolo parallelo (una visita guidata)

A partire dai lavori di Frances Yates, che inaugura una illustre tradizione di studi sulle arti della memoria che arriva fino ai recenti approfondimenti di Lina Bolzoni, è stato notato che la Divina Commedia si può interpretare come palazzo della memoria. Questo tema viene sviluppato dal punto di vista dell’organizzazione dell’informazione, specialmente in ambito digitale. Osservando il fondamentale impiego di espedienti visuali nelle tecniche della memoria, si sviluppa anche brevemente il tema della importanza della rappresentazione grafica in informatica, per descrivere gli eventi di cui sono fatti i processi di calcolo e che accadono negli spazi di dati, sia reali che virtuali. Si incontrano allora sistematicamente archetipi di visualizzazione come l’Albero, la Matrice e la Rete: queste forme grafiche sono anche mappe delle relazioni di causalità tra eventi computazionali che contribuiscono alla definizione, in un contesto digitale, di nozioni astratte di tempo, di spazio e di movimento.