Il presente volume collettaneo affronta il tema trasversale dell’innovazione tecnologica tramite robot e cobot, la cui introduzione attraversa ormai contesti d’impresa, scolastici ed educativi. A partire da un’introduzione volta a interrogarsi su che cosa si intenda per innovazione e quali possano essere le condizioni minime affinché si possa effettivamente parlare di contesti innovativi, il volume prende le distanze da approcci tecno entusiasti o tecno critici assunti a priori e suggerisce un allontanamento da una prospettiva win win a qualunque costo che non riflette opportunamente su alcune tematiche cruciali nel sostenere i processi innovativi, tra cui la formazione dei lavoratori (in primis) – di-scussa nel capitolo secondo e quinto –, le prospettive giuridiche connesse all’introduzione tecnologica – nel capitolo terzo –, nonché le esigenze nei termini di nuovi strumenti per garantire la gestione della salute e sicurezza sul lavoro – nel capitolo quarto. Fatte dunque tali premesse maturate all’interno del progetto di ricerca nazionale TRADARS, che mi ha vista Responsabile Scientifico per UniTo, il volume prosegue affrontando le potenzialità dei robot collaborativi nell’assistere le persone nello svolgimento di compiti più o meno complessi, ivi compreso l’apprendimento. L’uso dei robot per l’apprendimento, infatti, potrebbe supportare le persone nell’affrontare in modo metodico lo studio, aiutandole ad organizzare meglio le loro conoscenze e ad esplorare nuovi concetti (Committee on K-12 Engineering Education, 2009; Grandgenett, 2013). Dal capitolo sesto si presentano dunque alcuni utilizzi della robotica nei contesti educativi della scuola o dell’alta formazione dove la robotica potrebbe essere utilizzata come strumento per supportare persone con autismo, contrastare fenomeni di bullismo, concorrere a sviluppare competenze trasversali e spazio-temporali, anche tramite l’utilizzo della cosiddetta swarm robotics o robotica di sciame. Infine, l’opera descrive la presenza della robotica nei laboratori universitari, nello specifico presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino. Se la formazione delle competenze connesse all’introduzione della robotica nei diversi contesti è un tema co-gente, l’Università non può non cogliere la sfida a partire dalla formazione dei giovani adulti. Pur nella differenza dei linguaggi e delle specifiche prospettive che contraddistinguono i diversi capitoli, il volume è orientato ad un lettore curioso e consapevole che impresa, scuola ed università possono giocare la loro partita in sinergia, imparando ad ascoltarsi e a riflettere più frequente-mente sulle sfide che le accomunano. Il volume vuole essere, prima di tutto, un’occasione di dialogo.

Gli effetti di una pandemia sulle conoscenze dei concetti di relazione spazio-temporali in una scuola primaria: la robotica educativa come strumento di compensazione

Nicole Messi
First
;
Silvia Palmieri
;
Renato Grimaldi
2022-01-01

Abstract

Il presente volume collettaneo affronta il tema trasversale dell’innovazione tecnologica tramite robot e cobot, la cui introduzione attraversa ormai contesti d’impresa, scolastici ed educativi. A partire da un’introduzione volta a interrogarsi su che cosa si intenda per innovazione e quali possano essere le condizioni minime affinché si possa effettivamente parlare di contesti innovativi, il volume prende le distanze da approcci tecno entusiasti o tecno critici assunti a priori e suggerisce un allontanamento da una prospettiva win win a qualunque costo che non riflette opportunamente su alcune tematiche cruciali nel sostenere i processi innovativi, tra cui la formazione dei lavoratori (in primis) – di-scussa nel capitolo secondo e quinto –, le prospettive giuridiche connesse all’introduzione tecnologica – nel capitolo terzo –, nonché le esigenze nei termini di nuovi strumenti per garantire la gestione della salute e sicurezza sul lavoro – nel capitolo quarto. Fatte dunque tali premesse maturate all’interno del progetto di ricerca nazionale TRADARS, che mi ha vista Responsabile Scientifico per UniTo, il volume prosegue affrontando le potenzialità dei robot collaborativi nell’assistere le persone nello svolgimento di compiti più o meno complessi, ivi compreso l’apprendimento. L’uso dei robot per l’apprendimento, infatti, potrebbe supportare le persone nell’affrontare in modo metodico lo studio, aiutandole ad organizzare meglio le loro conoscenze e ad esplorare nuovi concetti (Committee on K-12 Engineering Education, 2009; Grandgenett, 2013). Dal capitolo sesto si presentano dunque alcuni utilizzi della robotica nei contesti educativi della scuola o dell’alta formazione dove la robotica potrebbe essere utilizzata come strumento per supportare persone con autismo, contrastare fenomeni di bullismo, concorrere a sviluppare competenze trasversali e spazio-temporali, anche tramite l’utilizzo della cosiddetta swarm robotics o robotica di sciame. Infine, l’opera descrive la presenza della robotica nei laboratori universitari, nello specifico presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino. Se la formazione delle competenze connesse all’introduzione della robotica nei diversi contesti è un tema co-gente, l’Università non può non cogliere la sfida a partire dalla formazione dei giovani adulti. Pur nella differenza dei linguaggi e delle specifiche prospettive che contraddistinguono i diversi capitoli, il volume è orientato ad un lettore curioso e consapevole che impresa, scuola ed università possono giocare la loro partita in sinergia, imparando ad ascoltarsi e a riflettere più frequente-mente sulle sfide che le accomunano. Il volume vuole essere, prima di tutto, un’occasione di dialogo.
2022
Robot e cobot nell'impresa e nella scuola
Franco Angeli
122
127
9788835144816
Nicole Messi, Silvia Palmieri, Renato Grimaldi
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/1891225
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact