Il saggio riflette sulla rilevanza di uno studio delle opere d’arte che, in una prospettiva interdisciplinare o transdisciplinare, possano coadiuvare efficacemente la ricerca e la didattica delle scienze sociali. In primo luogo, la ricerca affronta il rapporto rapporto che intercorre tra linguaggi verbali e linguaggi visivi e sulla loro commistione che produce testi multimodali, multimediali o intermediali. Tale rapporto – a tratti dicotomia, a tratti ambivalenza – ha origini lontanissime e ha attraversato secoli di riflessione in svariati ambiti della conoscenza e dell’ontologia. Se, da un lato, il principio della commistione dei linguaggi è stato evocato in numerose teorie o scuole di pensiero filosofiche, linguistiche e letterarie nei secoli, dall’altro, è possibile rintracciare nel contesto storico e sociale del modernismo una vera e propria svolta di pensiero grazie alle numerose teorizzazioni elaborate in quegli anni. Tali teorie sono considerate, in questa sede, come un punto di partenza imprescindibile per ragionare circa il suddetto rapporto interdisciplinare tra immagini e scienze sociali. Da queste premesse, il saggio esplora i principi chiave delle teorie di W.J.T. Mitchell (specie l'iconologia critica e il pictorial turn) e quelle di Rudolph Arnheim, e propone , infine, un'applicazione delle stesse ai fini di didattica e ricerca nelle scienze sociali (linguistica e comunicazione interculturale).
Iconologia critica: integrare i linguaggi a fini di ricerca
FEDERICO SABATINI
2022-01-01
Abstract
Il saggio riflette sulla rilevanza di uno studio delle opere d’arte che, in una prospettiva interdisciplinare o transdisciplinare, possano coadiuvare efficacemente la ricerca e la didattica delle scienze sociali. In primo luogo, la ricerca affronta il rapporto rapporto che intercorre tra linguaggi verbali e linguaggi visivi e sulla loro commistione che produce testi multimodali, multimediali o intermediali. Tale rapporto – a tratti dicotomia, a tratti ambivalenza – ha origini lontanissime e ha attraversato secoli di riflessione in svariati ambiti della conoscenza e dell’ontologia. Se, da un lato, il principio della commistione dei linguaggi è stato evocato in numerose teorie o scuole di pensiero filosofiche, linguistiche e letterarie nei secoli, dall’altro, è possibile rintracciare nel contesto storico e sociale del modernismo una vera e propria svolta di pensiero grazie alle numerose teorizzazioni elaborate in quegli anni. Tali teorie sono considerate, in questa sede, come un punto di partenza imprescindibile per ragionare circa il suddetto rapporto interdisciplinare tra immagini e scienze sociali. Da queste premesse, il saggio esplora i principi chiave delle teorie di W.J.T. Mitchell (specie l'iconologia critica e il pictorial turn) e quelle di Rudolph Arnheim, e propone , infine, un'applicazione delle stesse ai fini di didattica e ricerca nelle scienze sociali (linguistica e comunicazione interculturale).File | Dimensione | Formato | |
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