Il territorio casentinese mostra esigue evidenze archeologiche del periodo che va dal primo periodo longobardo fino all’epoca carolingia; queste evidenze sono in prevalenza relative alle prime fondazioni delle pievi romaniche del territorio. Il periodo altomedievale in Casentino (dalla fine del VII agli inizi del X secolo) può essere analizzato invece attraverso le evidenze scultoree legate alla sfera liturgica. Nella Toscana altomedievale, come del resto dell'Italia, le maestranze legate alla sfera edilizia e scultorea erano principalmente itineranti. I magistri potevano circolare sia al di fuori della Toscana sia da diocesi in diocesi, nel caso del Casentino tra Fiesole e Arezzo. I loro spostamenti tra le diocesi erano, ovviamente, volute ed autorizzate dai vescovi, soprattutto per le committenze di arredi liturgici. La natura itinerante delle maestranze ha consentito di individuare, attraverso la lettura delle tracce materiali scultoree, la diffusione degli stili figurativi in molti circuiti cittadini. Risulta tuttavia difficile ricostruire le vicende e gli spostamenti delle maestranze scultoree nella Toscana alto- medievale, sia per le poche attestazioni e sia per le fonti documentarie quasi sempre postume. L'analisi degli arredi liturgici casentinesi, soprattutto l'analisi delle tracce degli strumenti, potrebbe contribuire a sanare parte di questa mancanza. L’integrazione delle fonti artistiche degli elementi scultorei con una lettura di tipo archeologica renderà possibile da un lato l’individuazione delle possibili influenze artistiche delle maestranze, dall’altro la localizzazione del territorio di pertinenza dei magistri che hanno eseguito i frammenti casentinesi.

Gli arredi liturgici lapidei altomedievali: committenti e maestranze nel Casentino tra VII-X secolo

DIARA, FILIPPO
First
2018-01-01

Abstract

Il territorio casentinese mostra esigue evidenze archeologiche del periodo che va dal primo periodo longobardo fino all’epoca carolingia; queste evidenze sono in prevalenza relative alle prime fondazioni delle pievi romaniche del territorio. Il periodo altomedievale in Casentino (dalla fine del VII agli inizi del X secolo) può essere analizzato invece attraverso le evidenze scultoree legate alla sfera liturgica. Nella Toscana altomedievale, come del resto dell'Italia, le maestranze legate alla sfera edilizia e scultorea erano principalmente itineranti. I magistri potevano circolare sia al di fuori della Toscana sia da diocesi in diocesi, nel caso del Casentino tra Fiesole e Arezzo. I loro spostamenti tra le diocesi erano, ovviamente, volute ed autorizzate dai vescovi, soprattutto per le committenze di arredi liturgici. La natura itinerante delle maestranze ha consentito di individuare, attraverso la lettura delle tracce materiali scultoree, la diffusione degli stili figurativi in molti circuiti cittadini. Risulta tuttavia difficile ricostruire le vicende e gli spostamenti delle maestranze scultoree nella Toscana alto- medievale, sia per le poche attestazioni e sia per le fonti documentarie quasi sempre postume. L'analisi degli arredi liturgici casentinesi, soprattutto l'analisi delle tracce degli strumenti, potrebbe contribuire a sanare parte di questa mancanza. L’integrazione delle fonti artistiche degli elementi scultorei con una lettura di tipo archeologica renderà possibile da un lato l’individuazione delle possibili influenze artistiche delle maestranze, dall’altro la localizzazione del territorio di pertinenza dei magistri che hanno eseguito i frammenti casentinesi.
2018
IV Ciclo di Studi Medievali
Firenze
4-5 Giugno 2018
Atti del IV Ciclo di Studi Medievali
EBS Print
Atti del IV Ciclo di Studi Medievali - NUME
303
309
9788893493710
https://www.nuovomedioevo.it/
DIARA, FILIPPO
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