Secondo la Cassazione, il sostenimento di costi per utilizzo del marchio, nel caso in cui il fatturato realizzato sia prevalentemente verso soggetti intra-gruppo, costituisce un costo irrelato all’attività e quindi fiscalmente indeducibile. Nell’ordinanza il giudice afferma, inoltre, che il principio di inerenza applicabile nella disciplina tributaria del reddito d’impresa non può essere declinato secondo una prospettiva quantitativa (c.d. inerenza quantitativa) ma è un requisito che implica solo una coerenza qualitativa tra atto posto in essere le finalità d’impresa.

La sezione tributaria della Cassazione si esprime su inerenza 'quantitativa' applicabile nella determinazione del reddito d'impresa: luci ed ombre

Vicini Ronchetti
2019-01-01

Abstract

Secondo la Cassazione, il sostenimento di costi per utilizzo del marchio, nel caso in cui il fatturato realizzato sia prevalentemente verso soggetti intra-gruppo, costituisce un costo irrelato all’attività e quindi fiscalmente indeducibile. Nell’ordinanza il giudice afferma, inoltre, che il principio di inerenza applicabile nella disciplina tributaria del reddito d’impresa non può essere declinato secondo una prospettiva quantitativa (c.d. inerenza quantitativa) ma è un requisito che implica solo una coerenza qualitativa tra atto posto in essere le finalità d’impresa.
2019
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333
341
reddito d'impresa, inerenza, Corte di cassazione
Vicini Ronchetti
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