Il saggio esamina lo spettacolo teatrale "Egmont (un ritratto di Goethe)", elaborato da Carmelo Bene nel 1983 a partire dal poema di Goethe e dall'op. 84 di Beethoven. All'apice della cosiddetta "svolta concertistica" Bene affrontò l'"Egmont" come una nuova tappa lungo il suoi cammino dei melologhi, nel solco della "phone". L'analisi è condotta con riferimento tante alle scelte di Bene nell'ambito della sua traduzione e del suo adattamento, quanto alla struttura complessiva dell'opera teatrale; a corredo, è presentato il copione del Maestro Roberto Abbado, direttore dell'"Egmont" di Bene a Taormina il 10 settembre 1983, ricco di annotazioni a margine.
“Vivere solo per pensare a vivere!”. Egmont (un ritratto di Goethe) di Carmelo Bene (1983)
Leonardo Mancini
2023-01-01
Abstract
Il saggio esamina lo spettacolo teatrale "Egmont (un ritratto di Goethe)", elaborato da Carmelo Bene nel 1983 a partire dal poema di Goethe e dall'op. 84 di Beethoven. All'apice della cosiddetta "svolta concertistica" Bene affrontò l'"Egmont" come una nuova tappa lungo il suoi cammino dei melologhi, nel solco della "phone". L'analisi è condotta con riferimento tante alle scelte di Bene nell'ambito della sua traduzione e del suo adattamento, quanto alla struttura complessiva dell'opera teatrale; a corredo, è presentato il copione del Maestro Roberto Abbado, direttore dell'"Egmont" di Bene a Taormina il 10 settembre 1983, ricco di annotazioni a margine.File | Dimensione | Formato | |
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