A far corso dalla fine del Quattrocento l’applicazione della tecnica della stampa alla cartografia consente la produzione di rappresentazioni che si diffondono presso un pubblico relativamente ampio e la cartografia diventa il medium privilegiato attraverso il quale il pubblico europeo ha la possibilità di dare una forma visiva a nuovi ambiti territoriali e immaginare uno spazio entro il quale collocare le descrizioni del “nuovo mondo” che iniziano a circolare. Le carte corografiche a stampa, indipendentemente dalle loro pretese di accuratezza scientifica, più che semplici rappresentazioni geografiche e ben lungi dall’essere “innocenti” e fedeli rappresentazioni della realtà, sono potenti e articolati dispositivi retorici carichi di messaggi politici e ideologici attraverso le quali il pubblico europeo andrà formando le proprie conoscenze geografiche e costruirà la propria immagine del nuovo mondo. Cuba diventa un soggetto territoriale di un certo interesse dapprima negli isolari e, nell’ambito della cartografia corografica, a far corso dall’edizione tolemaica del 1548 curata Giacomo Gastaldi. In essa l’illustre cartografo inserisce una rappresentazione dell’isola che diventerà un archetipo poi replicato presso le botteghe di incisione veneziane. Tale immagine cartografica, senza integrazioni o modifiche sostanziali, ma con poche minime variazioni formali, si consolida tanto nella forma del suo periplo quanto nei riferimenti geografici interni, canonizzando così un tipo di rappresentazione che rimarrà sostanzialmente invariato per tutto il XVI secolo, continuando a circolare per decenni attraverso un vero e proprio commercio di rami incisi. Tale archetipo costituisce una sorta di modello preminente, inserito anche in molte delle corografie rinascimentali, nelle quali la paziente lettura congiunta e di testo e immagine cartografica consente di indagare in maniera più compiuta il legame tra geografia descrittiva e geografia matematica e la loro mutevole solidarietà.

La rappresentazione di Cuba nella cartografia a stampa cinquecentesca: archetipi, fonti descrittive e cartografiche, circolazione dei modelli.

Paola Pressenda
2023-01-01

Abstract

A far corso dalla fine del Quattrocento l’applicazione della tecnica della stampa alla cartografia consente la produzione di rappresentazioni che si diffondono presso un pubblico relativamente ampio e la cartografia diventa il medium privilegiato attraverso il quale il pubblico europeo ha la possibilità di dare una forma visiva a nuovi ambiti territoriali e immaginare uno spazio entro il quale collocare le descrizioni del “nuovo mondo” che iniziano a circolare. Le carte corografiche a stampa, indipendentemente dalle loro pretese di accuratezza scientifica, più che semplici rappresentazioni geografiche e ben lungi dall’essere “innocenti” e fedeli rappresentazioni della realtà, sono potenti e articolati dispositivi retorici carichi di messaggi politici e ideologici attraverso le quali il pubblico europeo andrà formando le proprie conoscenze geografiche e costruirà la propria immagine del nuovo mondo. Cuba diventa un soggetto territoriale di un certo interesse dapprima negli isolari e, nell’ambito della cartografia corografica, a far corso dall’edizione tolemaica del 1548 curata Giacomo Gastaldi. In essa l’illustre cartografo inserisce una rappresentazione dell’isola che diventerà un archetipo poi replicato presso le botteghe di incisione veneziane. Tale immagine cartografica, senza integrazioni o modifiche sostanziali, ma con poche minime variazioni formali, si consolida tanto nella forma del suo periplo quanto nei riferimenti geografici interni, canonizzando così un tipo di rappresentazione che rimarrà sostanzialmente invariato per tutto il XVI secolo, continuando a circolare per decenni attraverso un vero e proprio commercio di rami incisi. Tale archetipo costituisce una sorta di modello preminente, inserito anche in molte delle corografie rinascimentali, nelle quali la paziente lettura congiunta e di testo e immagine cartografica consente di indagare in maniera più compiuta il legame tra geografia descrittiva e geografia matematica e la loro mutevole solidarietà.
2023
Italia e Cuba / Cuba e Italia: incontri e nuove identità (secoli XV-XXI) Italia y Cuba / Cuba e Italia: encuentros y nuevas identidades (siglos XV-XXI)
Otto
Collana Nova Americana
79
98
978-88-95285-75-7
Paola Pressenda
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