Il contributo esplora le prime testimonianze scritte della scoperta dell’America: il Giornale di bordo di Cristoforo Colombo e Le Decades de Orbe Novo di Pietro Martire d’Anghiera. Il Giornale di bordo di Cristoforo Colombo costituisce la principale fonte per ricostruire le tappe del viaggio che portò alla scoperta dell’America. Ma la sua vicenda testuale – fu in parte copiato e in parte riassunto dal frate domenicano Bartolomé de Las Casas in un manoscritto approntato per uso personale – lo rendono una fonte da utilizzare con grande prudenza. In questo saggio il Giornale viene analizzato dedicando particolare attenzione alle pagine dedicate a Cuba e mettendolo a confronto con le opere di Las Casas e con altri scritti di Colombo. Quanto agli otto volumi delle Decades de Orbe Novo dell’umanista lombardo Pietro Martire d’Anghiera, essi rappresentano la prima storia del “Nuovo Mondo”. L’opera, scritta fra il 1493 e il 1526, trasmette informazioni sul nuovo mondo che Pietro Martire d’Anghiera raccolse presso la corte dei re di Spagna. Come umanista, egli sentì la responsabilità spirituale del proprio dovere di testimonianza di un momento eccezionale della storia dell’umanità identificato con i nuovi destini della Corona spagnola e della cristianità latina. Il suo interesse nei confronti delle credenze e pratiche religiose dei nativi americani, unito alla fiducia nella loro conversione, fu tutt’uno con la celebrazione della Chiesa cattolica e della Corona spagnola.
I primi racconti del "nuovo mondo": Cristoforo Colombo e Pietro Martire d'Anghiera
Laura Gaffuri;Marino Zabbia
2023-01-01
Abstract
Il contributo esplora le prime testimonianze scritte della scoperta dell’America: il Giornale di bordo di Cristoforo Colombo e Le Decades de Orbe Novo di Pietro Martire d’Anghiera. Il Giornale di bordo di Cristoforo Colombo costituisce la principale fonte per ricostruire le tappe del viaggio che portò alla scoperta dell’America. Ma la sua vicenda testuale – fu in parte copiato e in parte riassunto dal frate domenicano Bartolomé de Las Casas in un manoscritto approntato per uso personale – lo rendono una fonte da utilizzare con grande prudenza. In questo saggio il Giornale viene analizzato dedicando particolare attenzione alle pagine dedicate a Cuba e mettendolo a confronto con le opere di Las Casas e con altri scritti di Colombo. Quanto agli otto volumi delle Decades de Orbe Novo dell’umanista lombardo Pietro Martire d’Anghiera, essi rappresentano la prima storia del “Nuovo Mondo”. L’opera, scritta fra il 1493 e il 1526, trasmette informazioni sul nuovo mondo che Pietro Martire d’Anghiera raccolse presso la corte dei re di Spagna. Come umanista, egli sentì la responsabilità spirituale del proprio dovere di testimonianza di un momento eccezionale della storia dell’umanità identificato con i nuovi destini della Corona spagnola e della cristianità latina. Il suo interesse nei confronti delle credenze e pratiche religiose dei nativi americani, unito alla fiducia nella loro conversione, fu tutt’uno con la celebrazione della Chiesa cattolica e della Corona spagnola.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Laura Gaffuri e Marino Zabbia, I primi racconti del “nuovo mondo”: Cristoforo Colombo e Pietro Martire d’Anghiera
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