La geoetica

In un articolo dal significativo titolo Earth Science education as a key component of Education for Sustainability (Vasconcelos e Orion, 2021), assai recente ma già diventato un punto di riferimento nella letteratura scientifica che si occupa di questi argomenti, gli autori cercano di rispondere a due domande: “l'educazione alle scienze della Terra ha il potenziale per cambiare il comportamento umano? Come possono gli educatori di scienze della Terra promuovere questo cambiamento di atteggiamento?”. I due quesiti sono fondamentali per chi è interessato alle geoscienze ma, con un facile giochino, si può capire facilmente che essi valgono per la science education in generale (basta togliere “della Terra” da entrambe le formulazioni) e non solo, sono cruciali per chi si interroga sull’educazione del futuro (togliendo anche la parola “scienze”). Ma restiamo nel campo della Earth science education: le scienze della Terra vivono un momento paradossale, didatticamente parlando, perché da un lato è cresciuta la consapevolezza che esse forniscono una conoscenza essenziale per comprendere le reali possibilità che il nostro pianeta offre per problemi come la disponibilità e la gestione dell'acqua, la domanda di risorse minerarie e materie prime e la transizione dalle risorse energetiche fossili a quelle rinnovabili (IUGS, 2022) e che dunque un'educazione alla sostenibilità che si svolge in assenza di scienze geologiche rischia di avere un approccio poco lungimirante (Fildani Hessler 2021); d’altro canto però, l’offerta educativa dei dipartimenti di Scienze della Terra, almeno in Italia, è ancora poco orientata verso i problemi e le sfide ecologiche, tanto che è possibile per la maggior parte degli studenti in Scienze della Terra laurearsi senza aver frequentato un corso esplicitamente incentrato su come le geoscienze possono affrontare gli obiettivi di sviluppo sostenibile e contribuire al loro raggiungimento (Gerbaudo et al., 2022).