Il diffondersi dei giochi e delle scommesse online, fenomeno difficilmente arginabile, ha condotto in breve tempo Stati tradizionalmente proibizionisti, come ad esempio alcuni Stati degli Stati Uniti, ad adottare leggi che consentono, pur se entro certi limiti, l’esercizio di attività di gioco online. Tali leggi, che sono state adottate per cercare di contrastare le attività di gioco su siti stranieri o le attività di gioco illecite, preso atto dell’inutilità pratica di una proibizione generalizzata dei giochi online, hanno altresì inevitabilmente comportato il superamento delle tradizionali proibizioni o limitazioni legali correlate alle attività di gioco in quegli Stati. Proibizioni che tuttavia permangono tenacemente a livello federale e che sono costate agli Stati Uniti una condanna davanti al WTO. All'interno della Unione Europea sono invece interessanti gli effetti della giurisprudenza dell’Unione europea sul diritto nazionale degli Stati Membri in materia di contratti di gioco e scommessa. La Corte di Giustizia ha infatti più volte avuto occasione di esprimersi sulla compatibilità delle restrizioni o proibizioni di taluni Stati Membri con riguardo alle attività di gioco, rispetto al principio unionale di libera circolazione di beni e servizi. Sono così stati dichiarati contrari a tale principio i divieti più o meno assoluti di esercizio del gioco d’azzardo, basati su ragioni di ordine morale o sociale o di tutela della salute, o sull’esistenza di un regime di monopolio, che comportavano il divieto di erogare servizi di gioco d’azzardo sul territorio nazionale da parte di soggetti stabiliti in altri Paesi Membri. Il risultato finale è stata una certa omogeneizzazione delle regole giuridiche applicabili in materia di gioco e scommessa all’interno dei Paesi Membri, che ha prevalso rispetto alle tradizionali misure nazionali di tutela o di gestione monopolistica del mercato che hanno per lungo tempo caratterizzato la gestione di tali attività.
VIZI PRIVATI E MERCATI MONDIALI. LE REGOLE NAZIONALI SUI GIOCHI D’AZZARDO ALLA PROVA DELLA GLOBALIZZAZIONE
Coggiola nadia
2023-01-01
Abstract
Il diffondersi dei giochi e delle scommesse online, fenomeno difficilmente arginabile, ha condotto in breve tempo Stati tradizionalmente proibizionisti, come ad esempio alcuni Stati degli Stati Uniti, ad adottare leggi che consentono, pur se entro certi limiti, l’esercizio di attività di gioco online. Tali leggi, che sono state adottate per cercare di contrastare le attività di gioco su siti stranieri o le attività di gioco illecite, preso atto dell’inutilità pratica di una proibizione generalizzata dei giochi online, hanno altresì inevitabilmente comportato il superamento delle tradizionali proibizioni o limitazioni legali correlate alle attività di gioco in quegli Stati. Proibizioni che tuttavia permangono tenacemente a livello federale e che sono costate agli Stati Uniti una condanna davanti al WTO. All'interno della Unione Europea sono invece interessanti gli effetti della giurisprudenza dell’Unione europea sul diritto nazionale degli Stati Membri in materia di contratti di gioco e scommessa. La Corte di Giustizia ha infatti più volte avuto occasione di esprimersi sulla compatibilità delle restrizioni o proibizioni di taluni Stati Membri con riguardo alle attività di gioco, rispetto al principio unionale di libera circolazione di beni e servizi. Sono così stati dichiarati contrari a tale principio i divieti più o meno assoluti di esercizio del gioco d’azzardo, basati su ragioni di ordine morale o sociale o di tutela della salute, o sull’esistenza di un regime di monopolio, che comportavano il divieto di erogare servizi di gioco d’azzardo sul territorio nazionale da parte di soggetti stabiliti in altri Paesi Membri. Il risultato finale è stata una certa omogeneizzazione delle regole giuridiche applicabili in materia di gioco e scommessa all’interno dei Paesi Membri, che ha prevalso rispetto alle tradizionali misure nazionali di tutela o di gestione monopolistica del mercato che hanno per lungo tempo caratterizzato la gestione di tali attività.File | Dimensione | Formato | |
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