La condizione del fine vita, frequentemente rimossa per le complesse implicazioni che comporta a livello individuale, familiare e sociale, tende ad essere associata a visioni dicotomiche e spesso semplificate. Tra la polarità che va dall’accoglimento/accettazione alla sua rimozione è possibile però rintracciare visioni, concezioni, pratiche e risorse assai eterogenee la cui conoscenza, spesso dimenticata, era già presente negli studi di Glaser e Strauss che aprono ancora oggi su potenziali apprendimenti.

Vite alla fine: spunti di riflessione su un’eterogeneità rimossa

Bosco N.
First
2023-01-01

Abstract

La condizione del fine vita, frequentemente rimossa per le complesse implicazioni che comporta a livello individuale, familiare e sociale, tende ad essere associata a visioni dicotomiche e spesso semplificate. Tra la polarità che va dall’accoglimento/accettazione alla sua rimozione è possibile però rintracciare visioni, concezioni, pratiche e risorse assai eterogenee la cui conoscenza, spesso dimenticata, era già presente negli studi di Glaser e Strauss che aprono ancora oggi su potenziali apprendimenti.
2023
3/20023
134
138
https://www.francoangeli.it/riviste/articolo/74216
Morte; Morenti; Fine Vita; Cure Palliative; Hospice; Medical Humanities.
Bosco N.
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