L’articolo esplora il delicato lavoro di «provocare memorie» tra le comunità, le famiglie e gli individui colpiti da eventi catastrofici, partendo dal caso della raccolta delle memorie dei superstiti del disastro del Vajont. La costruzione intersoggettiva delle memorie richiede una cura particolare nella scelta delle parole, nell’ascolto, nella comunicazione corporea e nel rispetto dei silenzi. Si condividono tre casi emblematici, che mettono in evidenza l’importanza della costruzione nel tempo di relazioni di fiducia e reciprocità tra ricercatori e interlocutori, che risultano fondamentali per una buona riuscita del lavoro di produzione e raccolta delle memorie. - This article delves into the sensitive undertaking of “triggering memories” among communities, families, and subjects affected by catastrophic events, using the collection of memories from survivors of the Vajont disaster as a case study. The intersubjective process of constructing memories needs meticulous attention to word choice, active listening, non-verbal communication, and respect for silence. The study presents three emblematic cases that underscore the relevance of cultivating trusting and reciprocal relationships between researchers and the subjects they engage with. Such relationships are pivotal in successfully producing and collecting memories.

“In effetti, devo averti raccontato cose troppo intime…” La raccolta delle memorie del Vajont e il lavoro di relazione tra ricercatrice e interlocutori

Chiara Calzana
2023-01-01

Abstract

L’articolo esplora il delicato lavoro di «provocare memorie» tra le comunità, le famiglie e gli individui colpiti da eventi catastrofici, partendo dal caso della raccolta delle memorie dei superstiti del disastro del Vajont. La costruzione intersoggettiva delle memorie richiede una cura particolare nella scelta delle parole, nell’ascolto, nella comunicazione corporea e nel rispetto dei silenzi. Si condividono tre casi emblematici, che mettono in evidenza l’importanza della costruzione nel tempo di relazioni di fiducia e reciprocità tra ricercatori e interlocutori, che risultano fondamentali per una buona riuscita del lavoro di produzione e raccolta delle memorie. - This article delves into the sensitive undertaking of “triggering memories” among communities, families, and subjects affected by catastrophic events, using the collection of memories from survivors of the Vajont disaster as a case study. The intersubjective process of constructing memories needs meticulous attention to word choice, active listening, non-verbal communication, and respect for silence. The study presents three emblematic cases that underscore the relevance of cultivating trusting and reciprocal relationships between researchers and the subjects they engage with. Such relationships are pivotal in successfully producing and collecting memories.
2023
31
3
475
482
https://zdjp.si/wp-content/uploads/2023/12/AH_31-2023-3_CALZANA.pdf
Vajont, storia orale, etnografia, disastri, memoria
Chiara Calzana
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
CALZANA Acta Histriae (2023).pdf

Accesso aperto

Tipo di file: PDF EDITORIALE
Dimensione 1.37 MB
Formato Adobe PDF
1.37 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/1960653
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact