Per secoli, in pressoché tutti gli ordinamenti giuridici europei, il suicidio è stato considerato un crimine particolarmente grave. Nel Settecento, tuttavia, anche sulla scorta delle idee illuministiche, la dottrina criminalistica cominciò a cambiare e a considerare non punibile questa condotta. Questo articolo si sofferma e analizza le vicende che interessarono questa fattispecie nel Regno di Sardegna, dove essa continuò - in controtendenza rispetto al resto d'Europa- ad essere considerata un crimine ancora fino alla metà del XIX secolo. In particolare, l'approfondimento dei lavori che portarono nel 1839 al primo codice penale sabaudo, delle posizioni espresse sul punto dal primo sovrano "costituzionale" Carlo Alberto e di quelle emerse in seno al Consiglio di Stato, permettono di far emergere le peculiarità e le contraddizioni del sistema penale sabaudo, che costituì la base del primo ordinamento unitario italiano.
La criminalizzazione del suicidio nell'esperienza giuridica del regno di Sardegna
Traverso, Matteo
2023-01-01
Abstract
Per secoli, in pressoché tutti gli ordinamenti giuridici europei, il suicidio è stato considerato un crimine particolarmente grave. Nel Settecento, tuttavia, anche sulla scorta delle idee illuministiche, la dottrina criminalistica cominciò a cambiare e a considerare non punibile questa condotta. Questo articolo si sofferma e analizza le vicende che interessarono questa fattispecie nel Regno di Sardegna, dove essa continuò - in controtendenza rispetto al resto d'Europa- ad essere considerata un crimine ancora fino alla metà del XIX secolo. In particolare, l'approfondimento dei lavori che portarono nel 1839 al primo codice penale sabaudo, delle posizioni espresse sul punto dal primo sovrano "costituzionale" Carlo Alberto e di quelle emerse in seno al Consiglio di Stato, permettono di far emergere le peculiarità e le contraddizioni del sistema penale sabaudo, che costituì la base del primo ordinamento unitario italiano.File | Dimensione | Formato | |
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