Il saggio approfondisce il ruolo ricoperto dal “Conservatore” dell’Università di Torino (diventato “Assessore” dopo le riforme del 1729) in qualità di giudice degli studenti tra il XVII ed il XVIII secolo. L’articolo analizza inoltre i rapporti conflittuali tra la magistratura dell’Università e il Senato di Torino, concretizzatisi negli anni Venti del Settecento in alcune controversie giurisdizionali risolte da Vittorio Amedeo II a favore della prima. Lo studio del “triplice” rapporto che in questo lungo periodo temporale si sviluppò tra il Conservatore, il Senato di Torino ed il Sovrano risulta utile per comprendere meglio i complessi equilibri che caratterizzavano un ordinamento giuridico di Antico Regime che, come quello sabaudo, non si presentava certo lineare.
IL PRIVILEGIUM FORI DELL’UNIVERSITÀ DI TORINO TRA I SECOLI XVII-XVIII. ASCESA E DECLINO DI UNA MAGISTRATURA
Traverso, Matteo
2020-01-01
Abstract
Il saggio approfondisce il ruolo ricoperto dal “Conservatore” dell’Università di Torino (diventato “Assessore” dopo le riforme del 1729) in qualità di giudice degli studenti tra il XVII ed il XVIII secolo. L’articolo analizza inoltre i rapporti conflittuali tra la magistratura dell’Università e il Senato di Torino, concretizzatisi negli anni Venti del Settecento in alcune controversie giurisdizionali risolte da Vittorio Amedeo II a favore della prima. Lo studio del “triplice” rapporto che in questo lungo periodo temporale si sviluppò tra il Conservatore, il Senato di Torino ed il Sovrano risulta utile per comprendere meglio i complessi equilibri che caratterizzavano un ordinamento giuridico di Antico Regime che, come quello sabaudo, non si presentava certo lineare.| File | Dimensione | Formato | |
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