I secoli altomedievali, in molte aree della penisola italiana, sono considerati come una fase involutiva del sistema socio-economico tardoantico, quello che normalmente si ritiene abbia avuto origine dalla riforma dioclezianea con interventi funzionali a garantire, con contributi in natura (animali, vino, olio e cereali) dell'Italia suburbicaria, il rifornimento di Roma e con quelli dell'Italia annonaria (cereali e vino) il mantenimento della corte imperiale e dell'apparato militare. Le grandi ville sono state generalmente considerate come il risultato della concentrazione dei patrimoni fondiari, anche se in alcuni casi potrebbero testimoniare l'investimento in un modello culturale di risorse accumulate in altro modo. Sarebbe anche utile conoscere sia come questo modello abbia influenzato la media e piccola proprietà – in relazione diretta con il vasto ceto dei funzionari e dei burocrati che erano in grado di investire i propri guadagni nelle proprietà rurali – sia esaminare le caratteristiche degli insediamenti dei contadini che rappresentavano la vera 'manovalanza' che si occupava a tempo pieno delle attività produttive. I risultati delle ricerche archeologiche in Apulia e nel Bruttium hanno consentito di ipotizzare che i contadini, pur lavorando nelle grandi proprietà, risiedevano nei vici, che nei secoli tardoantichi aumentarono in numero e in dimensione, trasformandosi in ambiti di concentrazione e di distribuzione delle risorse accumulate. La fine delle ville rappresenta solo un tassello di un generale cambiamento delle campagne che deve essere esaminato considerando una pluralità di elementi che lasciano ipotizzare come le aree rurali non fossero solo il luogo dove si svolgevano le attività produttive agricole 'tradizionali' ma anche quelle zootecniche ma soprattutto quelle collegate alle manifatture artigianali. La trasformazione delle campagne altomedievali si colloca in un quadro sociale molto complesso e dinamico nel quale è fondamentale comprendere quanto la composizione delle aristocrazie tardoantiche sia stata influenzata da un profondo cambiamento del sistema socio-politico.

Elementi e prodotti della cultura materiale tra città e campagna: la Sicilia tardoantica e altomedievale

de Vingo, P.
First
2023-01-01

Abstract

I secoli altomedievali, in molte aree della penisola italiana, sono considerati come una fase involutiva del sistema socio-economico tardoantico, quello che normalmente si ritiene abbia avuto origine dalla riforma dioclezianea con interventi funzionali a garantire, con contributi in natura (animali, vino, olio e cereali) dell'Italia suburbicaria, il rifornimento di Roma e con quelli dell'Italia annonaria (cereali e vino) il mantenimento della corte imperiale e dell'apparato militare. Le grandi ville sono state generalmente considerate come il risultato della concentrazione dei patrimoni fondiari, anche se in alcuni casi potrebbero testimoniare l'investimento in un modello culturale di risorse accumulate in altro modo. Sarebbe anche utile conoscere sia come questo modello abbia influenzato la media e piccola proprietà – in relazione diretta con il vasto ceto dei funzionari e dei burocrati che erano in grado di investire i propri guadagni nelle proprietà rurali – sia esaminare le caratteristiche degli insediamenti dei contadini che rappresentavano la vera 'manovalanza' che si occupava a tempo pieno delle attività produttive. I risultati delle ricerche archeologiche in Apulia e nel Bruttium hanno consentito di ipotizzare che i contadini, pur lavorando nelle grandi proprietà, risiedevano nei vici, che nei secoli tardoantichi aumentarono in numero e in dimensione, trasformandosi in ambiti di concentrazione e di distribuzione delle risorse accumulate. La fine delle ville rappresenta solo un tassello di un generale cambiamento delle campagne che deve essere esaminato considerando una pluralità di elementi che lasciano ipotizzare come le aree rurali non fossero solo il luogo dove si svolgevano le attività produttive agricole 'tradizionali' ma anche quelle zootecniche ma soprattutto quelle collegate alle manifatture artigianali. La trasformazione delle campagne altomedievali si colloca in un quadro sociale molto complesso e dinamico nel quale è fondamentale comprendere quanto la composizione delle aristocrazie tardoantiche sia stata influenzata da un profondo cambiamento del sistema socio-politico.
2023
La Sicilia nei secoli VI-X. Dinamiche di poteri e culture tra Oriente e Occidente
Catania
14-16 novembre 2019
La Sicilia nei secoli VI-X. Dinamiche di poteri e culture tra Oriente e Occidente. In onore di Carmelina Urso
Centro Studi Longobardi
5
439
459
9788868093587
Città, campagna, Sicilia, tardoantico, altomedievo
de Vingo, P.
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