Jean Giono si definiva "viaggiatore immobile": ma nel 1951 lasciò la sua amata Alta Provenza per compiere un viaggio in Italia animato da un intreccio di motivazioni, che il volume Voyage en Italie, uscito nel 1953, illustra, in un'originalissima memoria di viaggio che esce dagli schemi della letteratura odeporica convenzionale, a dispetto del titolo che ricalca una tradizione plurisecolare e soprattutto gli scritti di viaggi al tempo del Grand Tour: recupero delle radici familiari italiani, esperienza di turismo letterario sui passi degli scrittori letti e amati, ricerca di ispirazione per la stesura del "ciclo dell'ussaro" sui luoghi di Angelo Pardi, esplorazione in una selezione di città italiane, fra cui mete inconsuete per un viaggiatore straniero, che va oltre le tappe canoniche, per immergersi nella quotidianità di città e borghi rurali, nello spirito dei luoghi, nel carattere delle genti, secondo un approccio che pare anticipare lo "slow tourism" contemporaneo.
«Je ne suis pas un touriste»: i patrimoni culturali del viaggio in Italia di Jean Giono
Cristina Trinchero
First
2023-01-01
Abstract
Jean Giono si definiva "viaggiatore immobile": ma nel 1951 lasciò la sua amata Alta Provenza per compiere un viaggio in Italia animato da un intreccio di motivazioni, che il volume Voyage en Italie, uscito nel 1953, illustra, in un'originalissima memoria di viaggio che esce dagli schemi della letteratura odeporica convenzionale, a dispetto del titolo che ricalca una tradizione plurisecolare e soprattutto gli scritti di viaggi al tempo del Grand Tour: recupero delle radici familiari italiani, esperienza di turismo letterario sui passi degli scrittori letti e amati, ricerca di ispirazione per la stesura del "ciclo dell'ussaro" sui luoghi di Angelo Pardi, esplorazione in una selezione di città italiane, fra cui mete inconsuete per un viaggiatore straniero, che va oltre le tappe canoniche, per immergersi nella quotidianità di città e borghi rurali, nello spirito dei luoghi, nel carattere delle genti, secondo un approccio che pare anticipare lo "slow tourism" contemporaneo.File | Dimensione | Formato | |
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