Analizzare gli effetti sperimentali di interventi didattico-formativi, su minori con svantaggio socio-culturale, rappresenta attualmente un’istanza importante e una sfida a vari livelli. La ricerca empirica rappresenta infatti una via essenziale per costruire evidenze sulle strategie efficaci di azione. Tali evidenze possono orientare scelte, decisioni e sviluppo di progetti educativo-didattici anche futuri. Quando però si pianificano ricerche empiriche per verificare l’efficacia di interventi flessibili, di potenziamento e contrasto delle difficoltà di apprendimento, in differenti contesti, occorre affrontare diverse questioni metodologiche per valutarne l’impatto. Si tratta, per la metodologia della ricerca positivo-sperimentale, di un ambito particolarmente complesso, perché risultano difficili da attuare alcune fasi dell’impianto classico di ricerca quantitativa, irrinunciabili però per la validità della stessa. Il contributo si focalizza inizialmente su progetti di potenziamento cognitivo-motivazionale e delle competenze di base di alunni in difficoltà della scuola dell’infanzia e primaria (Fenix, Nessuno Resta indietro, Progetto di italiano L2 per bambini ucraini). Si centra quindi su interventi a distanza di sostegno nello studio per allievi della scuola secondaria di primo grado (Un assist verso il successo e Peer Will). Lo studio intende focalizzare i problemi metodologici incontrati e le evidenze di efficacia dei progetti analizzati, caratterizzati da riconosciuto valore sociale delle azioni realizzate.
La ricerca empirica per l’empowerment degli allievi con svantaggio socioculturale: problemi metodologici e risultati
C. Coggi;P. Ricchiardi;E. M. Torre
2024-01-01
Abstract
Analizzare gli effetti sperimentali di interventi didattico-formativi, su minori con svantaggio socio-culturale, rappresenta attualmente un’istanza importante e una sfida a vari livelli. La ricerca empirica rappresenta infatti una via essenziale per costruire evidenze sulle strategie efficaci di azione. Tali evidenze possono orientare scelte, decisioni e sviluppo di progetti educativo-didattici anche futuri. Quando però si pianificano ricerche empiriche per verificare l’efficacia di interventi flessibili, di potenziamento e contrasto delle difficoltà di apprendimento, in differenti contesti, occorre affrontare diverse questioni metodologiche per valutarne l’impatto. Si tratta, per la metodologia della ricerca positivo-sperimentale, di un ambito particolarmente complesso, perché risultano difficili da attuare alcune fasi dell’impianto classico di ricerca quantitativa, irrinunciabili però per la validità della stessa. Il contributo si focalizza inizialmente su progetti di potenziamento cognitivo-motivazionale e delle competenze di base di alunni in difficoltà della scuola dell’infanzia e primaria (Fenix, Nessuno Resta indietro, Progetto di italiano L2 per bambini ucraini). Si centra quindi su interventi a distanza di sostegno nello studio per allievi della scuola secondaria di primo grado (Un assist verso il successo e Peer Will). Lo studio intende focalizzare i problemi metodologici incontrati e le evidenze di efficacia dei progetti analizzati, caratterizzati da riconosciuto valore sociale delle azioni realizzate.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
sird-atti-milano.pdf
Accesso aperto
Tipo di file:
PDF EDITORIALE
Dimensione
17.07 MB
Formato
Adobe PDF
|
17.07 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.